Il caso

Tavolini all’aperto, a Catanzaro solo il 25% degli esercenti ha rinnovato la richiesta nel post Covid

L'assessore Alessandra Lobello invita i commercianti interessati a inoltrare in tempo la domanda di proroga che consente di continuare a occupare gli spazi concessi durante lo stato di emergenza per la pandemia

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di Danilo Colacino
5 aprile 2022
15:38

Una grande occasione, soprattutto in questi tempi difficili sotto il profilo commerciale per tutti gli esercenti attivi nel settore food & beverage particolarmente danneggiati dai devastanti effetti della pandemia da Covid, rischia di andare persa. Il riferimento è alla gestione degli spazi all'aperto con la possibilità di rinnovare i nullaosta concessi dal Comune in base alle norme ad hoc e in particolare dalla procedura semplificata autorizzata dal decreto Milleproroghe.

Ma a patto che, «come messo in rilievo dall'assessore comunale al ramo Alessandra Lobello in una nota stampa diramata da Palazzo De Nobili, si proceda alla regolarizzazione delle posizioni». Un obbligo per i Comuni, che con la fine dello stato di emergenza non possono dare proroghe sulle aree già autorizzate, e quindi un onere anche per i diretti interessati che hanno come riferimento un indirizzo Pec a cui inoltrare la domanda (tosapcovid@certificata.comune.catanzaro.it) con l'opportunità di scaricare l'apposito modulo. Un modulo, peraltro, semplificato.


Malgrado ciò, pare proprio si sia finora registrata una rimarchevole lentezza nel presentare la specifica istanza all'ente municipale del capoluogo considerato quanto aggiunto dalla stessa Lobello nel prosieguo del suo comunicato: «Al rinnovo delle autorizzazioni per gli spazi all’aperto durante l’emergenza Coronavirus, formalizzato e pubblicizzato dall’Amministrazione lo scorso 8 marzo, ha al momento aderito soltanto il 25% degli aventi diritto».

Sempre l'assessore ha poi concluso, spiegando che: «Negli ultimi giorni la polizia locale ha contattato, senza alcun intento punitivo, i gestori delle attività invitandoli a mettersi in regola con le domande. Un atto necessario per rispondere ai vigenti obblighi di legge. Nel frattempo gli uffici del Patrimonio, in collaborazione con i rappresentanti di categoria e gli ordini professionali, stanno redigendo il nuovo regolamento in materia al fine di proseguire, una volta per tutte, con gli spazi all’aperto. Un obiettivo da me perseguito da mesi e che entro il termine della consiliatura in corso sarà sottoposto al vaglio del consiglio comunale».

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