Tentata estorsione al parco eolico di Filogaso, tre arresti

Ritornano in carcere i presunti esponenti del clan Cracolici dopo la trasmissione degli atti da Vibo alla Dda di Catanzaro
di Redazione
14 settembre 2017
12:51

I Carabinieri delle Stazioni di Maierato e Sant’Onofrio hanno dato esecuzione ad una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catanzaro- Sezione Gip- Gup nei confronti di tre persone, presunti affiliati alla ‘Ndrina “Cracolici” di Filogaso. Si tratta di Francesco Cracolici, 41 anni, bracciante agricolo, Renato Cracolici, 37 anni, pastore, Onofrio Arcella, 30 anni, allevatore.



I tre erano stati arrestati in flagranza di reato il 23 agosto per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e proprio per questo motivo si trovavano agli arresti domiciliari.

 

Il provvedimento scaturisce dalla valutazione degli atti da parte del Giudice Distrettuale competente su richiesta della Procura Distrettuale che aveva ricevuto gli atti da quella ordinaria di Vibo Valentia Gli arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Vibo Valentia.

La tentata estorsione

I carabinieri, camuffati da operai, stavano lavorando nel parco eolico-fotovoltaico a Filogaso, quando sono stati avvicinati da tre persone. Quindi, con atteggiamenti e minacce di morte i tre avrebbero cercato di costringere i “militari-operai” ad allontanarsi dal parco eolico-fotovoltaico interrompendo i lavori intrapresi. Sui terreni dove insiste il parco eolico (di cui è cointestatario lo stesso Francesco Cracolici sul quale Enel Green power esercita il diritto di superficie) sino a poco tempo fa i lavori di pulizia venivano eseguiti proprio dai tre arrestati.

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