Fenomeno preoccupante

Truffe agli anziani, i carabinieri mettono in guardia: «Chiamare sempre il 112 e informare i propri familiari»

Dopo l'episodio della pensionata del Vibonese raggirata tramite WhatsApp, il comandante provinciale dell'Arma Luca Toti avverte: «Non è un caso isolato, rivolgersi a qualcuno prima di prelevare soldi»

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di Cristina Iannuzzi
19 gennaio 2024
15:14

Dopo il caso della pensionata di Rombiolo, nel Vibonese, raggirata da un gruppo di truffatori che con l'inganno le hanno sottratto 2mila euro, interviene il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luca Toti che ammette: «Non è un caso isolato». L'episodio si è verificato qualche giorno fa a Rombiolo. Vittima della truffa una 68enne che ha ricevuto una serie di messaggi WhatsApp da parte di quella che riteneva fosse sua figlia: «Mamma, ho perso il telefonino, mandami subito dei soldi, presto!». E così senza farsi troppe domande, la donna si è recata in una tabaccheria di Mesiano ed ha effettuato due ricariche da mille euro ciascuna.

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«Sono sempre più le segnalazioni di truffe che giungono ai carabinieri», conferma ai microfoni di LaC News24 il comandante provinciale di Vibo Valentia, il colonnello Luca Toti che aggiunge: «È un fenomeno che va a colpire le vittime vulnerabili come gli anziani. Spesso i malfattori fingono di essere sedicenti avvocati o addirittura carabinieri. Questi soggetti senza scrupoli vanno a carpire la loro buona fede e la loro voglia di aiutare i familiari».


Ma come evitare di finire nella rete dei truffatori? «La prima cosa – avverte il comandante – è chiamare il 112, attivo h24. Risponderà un addetto della centrale operativa al quale si potrà tranquillamente confidare quello che è successo. Un altro consiglio – suggerisce il colonnello Toti – è quello di non prelevare soldi dall'ufficio postale o dalla banca senza prima avere informato i carabinieri o i propri familiari. È inoltre importante fare delle telefonate di riscontro ai propri figli o nipoti».

Per evitare questi nuovi raggiri, il comando provinciale di Vibo Valentia ha avviato una serie di incontri per informare la popolazione su come riconoscerli e difendersi. Si tratta di iniziative di rassicurazione sociale, che tendono a consolidare il tradizionale rapporto di vicinanza dell'Arma ai cittadini, con particolare riguardo nei confronti di quanti si trovano all'interno delle fasce più deboli e indifese della popolazione.

Giornalista
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