Unical, studenti contro l’ordinanza regionale: «Questo è un posto sicuro»
Il senatore accademico dell'ateneo di Arcavacata Mario Russo critica il provvedimento di Spirlì che sospende le lezioni in presenza: «Da noi solo sette casi con punte di cinquemila presenze giornaliere»
Il diritto allo studio non si tocca. Con questa premessa, il senatore accademico dell'Università della Calabria Mario Russo, critica il provvedimento di sospensione delle lezioni emesso dal presidente facente funzione della Regione Nino Spirlì, ritenuto non necessario alla luce dei numeri del contagio registrato nell'ateneo di Arcavacata, decisamente scarni.
Solo casi sporadici
«Con una forte opera di prevenzione e con un’attività di contact tracing gestita direttamente tramite l’app Smart Campus - scrive Russo in una nota - abbiamo fronteggiato in tempi record l’emergenza e i pochi casi emersi dall’inizio dei corsi. Con punte di cinquemila presenze giornaliere si segnalano solo sette casi di Covid, tutti riconducibili come emerso dalle indagini epidemiologiche, a focolai esterni».
I complimenti del Ministro
Mario Russo poi sottolinea come la gestione dell'emergenza coronavirus all'Unical, sia stato esempio di eccellenza lodato anche dal Ministro Gaetano Manfredi e dalla stampa nazionale e richiesto anche da altre università italiane. «Non sappiamo quanto durerà questa emergenza e, dal momento che altro non è che una nuova normalità, dobbiamo avere il coraggio e le competenze per affrontarla e trovare il modo di convivere con questo maledetto virus» ha concluso il senatore accademico.
Fermiamoci a ragionare
«Mi auguro - ha chiosato - che tutte le istituzioni si fermino a ragionare e si ravvedano, prima di intraprendere un percorso che porterebbe al collasso del già sofferente sistema universitario calabrese».