Vacche sacre, strade e terreni “liberati” nel Reggino: in tre anni catturati 400 capi

Grande lavoro della task force coordinata dalla questura di Reggio Calabria. Il plauso del Comitato no bull che da anni si batte contro il fenomeno dei bovini vaganti

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di Redazione
22 febbraio 2021
10:46
La cattura di un bovino vagante
La cattura di un bovino vagante

Quattrocento capi catturati, il 90% delle vacche sacre tolte dalle strade e messe in sicurezza. Sono i numeri dell’attività della task force della questura di Reggio Calabria contro il fenomeno dei bovini vaganti giunta al terzo anno di attività nella zona aspromontana tra Cittanova e Molochio, nel Reggino. Numeri che fanno ben sperare su una definitiva risoluzione del problema, così come auspicato da Giuseppe Morabito, presidente del Comitato No bull di Cittanova. L’associazione si batte contro il fenomeno delle vacche sacre e tre anni fa aveva chiesto con forza l’impegno delle istituzioni per porre fine a un fenomeno pericoloso e legato alla ‘ndrangheta. Il problema, però, non è stato risolto tanto che l’8 febbraio scorso un uomo è stato ferito gravemente da un toro che circolava liberamente nelle campagne di Cinquefrondi.  

«Sono passati ben tre anni dall'inizio delle operazioni di intervento per risolvere il problema dei bovini vaganti – scrive Morabito - che da 40 anni erano diventati padroni del territorio e delle nostre strade. Un impegno costante e coordinato che dal febbraio 2018 non si è mai interrotto e che oggi comincia a mostrare i risultati ottenuti». Il presidente de Comitato No bull sciorina i numeri della caccia alle vacche sacre che ha visto in prima linea il gruppo interforze istituito e guidato dalla questura di Reggio Calabria. «Ad oggi – spiega Morabito - sono quasi 400 i bovini catturati e messi in sicurezza, ossia il 90% dei bovini vaganti, con operazioni mirate compiute nei territori dei comuni di Cittanova e Molochio. Zero incidenti dal 2020 sulle nostre strade, sulle quali non si è registrato nessun sinistro causato dai bovini selvatici vaganti».


«I terreni tornati ad essere coltivati. Quei fondi, che prima venivano costantemente devastati dalle incursioni dei bovini, sono stati restituiti al pieno possesso e godimento dei legittimi proprietari. Un grandissimo risultato raggiunto grazie al lavoro e alla determinazione delle forze dell'ordine che hanno lavorato con grande impegno per garantite e dimostrare, finalmente, che lo Stato c'è e sa essere presente».

«Il nostro ringraziamento va al commissariato della polizia di stato di Cittanova, alla stazione dei carabinieri di Cittanova e alla polizia provinciale di Reggio Calabria. Corpi dello stato che hanno avuto la capacità di affrontare con efficacia e dedizione l'annosa piaga che da decenni attanaglia la nostra terra. Un problema reso ancora più critico dalla conformazione del nostro territorio, e dalla difficoltà di seguire gli spostamenti delle mandrie anche se mi duole dirlo purtroppo, a causa della quasi completa assenza di segnalazioni da parte della comunità». «L'attenzione resta alta, nonostante l'emergenza sia stata sicuramente ridimensionata, le operazioni continueranno ad oltranza per mantenere e migliorare i risultati sin qui raggiunti e porre fine al problema».

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