Vaccini agli invalidi, ora si può ma c’è chi viene mandato a 100 chilometri da casa

Da oggi la piattaforma riconosce anche i codici C02, cioè chi è affetto da una disabilità al 100% con indennità di accompagnamento, ma i pazienti vengono dirottati lontanissimo e per i loro conviventi non è prevista alcuna priorità nell'immunizzazione

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di Alessia Principe
25 marzo 2021
17:08

Il grande tunnel del sistema di prenotazione, misteriosa piattaforma in cui fino a ieri era difficile accedere per registrare pazienti anche gravi, da stamattina ha iniziato ad allargare le sue pareti. Ma la via è “selvaggia e aspra e forte” direbbe Dante, e dalla selva oscura siamo ben lontani dall’essere usciti.

Non sei autonomo? Ti spediamo lontano

Ma vediamo cos’è cambiato rispetto a poche ore fa. Anche i pazienti C02, cioè gli invalidi civili al 100% con indennità di accompagnamento, vengono accettati dalla piattaforma, quindi possono prenotarsi. Una buona notizia a metà. Come al solito c’è un “ma” in fondo alla frase.


Proprio questi pazienti, che non sono autonomi, sono stati dirottati in luoghi decisamente fuorimano. La signora Rosita da Corigliano Rossano dovrà guidare fino a Crotone dove, il 21 aprile, finalmente somministreranno il vaccino a suo marito, affetto da Parkinson al quarto stadio. Questo perché a Cosenza e dintorni non c’è più posto e forse se ne libererà qualcuno a luglio (proprio quando il vaccino dovrebbe toccare alle ultime fasce, almeno in un mondo ideale). Stesso discorso per la mamma di una ragazza invalida al 100%, anche lei dal Catanzarese dovrà presentarsi ad aprile in quel di Crotone.

Per i conviventi niente da fare 

Quindi gli invalidi sono stati ammessi alla chiamata però, ed ecco l’ossimoro, per ricevere la propria dose immunizzante dovranno macinare chilometri (e aspettare settimane). Almeno, però, sia loro che i loro accompagnatori certificati verranno vaccinati, verrebbe logico pensare, invece no. Per loro niente da fare, il sistema rifiuta la prenotazione in contrasto con quanto stabilito dal nuovo piano vaccinale che dice: "I familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto che prestano assistenza a disabili gravi, che rientrano nella fattispecie della legge 104/1992 art. 3 comma 3 sono considerati quindi alla stregua del malato stesso". Il testo è chiarissimo. Ora bisogna spiegarlo a chi gestisce la piattaforma.

La signora Rosita non molla: «Accompagnerò mio marito a Crotone. Lui è stato chiaro: se non vaccineranno anche me, che sono il suo accompagnatore, lui si rifiuterà e chiamerà anche i carabinieri. La legge è dalla nostra parte, non possono rifiutarsi di farlo. E se dovessi ammalarmi io, che accadrebbe? Che senso ha escludermi?».

Giornalista
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