Vaccini, Spirlì accusa le Asp: «23mila non caricati sulla piattaforma, ecco perché la Calabria è ultima»

VIDEO | Il presidente ff della Giunta regionale contro le Aziende sanitarie: «Quelle somministrazioni risultano nei documenti cartacei ma non sulla banca dati nazionale. Stiamo indagando e chi ha sbagliato verrà mandato a casa» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
21 aprile 2021
09:55

È tutta colpa delle Aziende sanitarie provinciali se la Calabria è ancorata all’ultimo posto in Italia nella tabella della somministrazione dei vaccini. L’attacco frontale alle Asp calabresi arriva dal presidente facente funzione Nino Spirlì che, stamattina, ha rilasciato questa dichiarazione alla stampa nel corso della visita a Villa Bianca a Catanzaro, dove dovrebbe sorgere il centro Covid regionale.

«Oggi verrà resa nota un’altra vergogna – ha denunciato Spirlì - Ieri sera ho avuto la conferma che ci sono 23mila vaccinazioni non ancora riportate sulla piattaforma nazionale. Ci sono le schede tutte regolarmente registrate sul cartaceo, ma dal cartaceo al computer da settimane non vengono trasferite. Quindi, il 78% non è reale. Stiamo approfondendo per capire e sapere i nomi delle persone che non stanno facendo il loro lavoro perché devono essere mandate a casa».


Il numero uno della Giunta calabrese ha affermato che oggi «è il giorno della verità» per quel che riguarda i vaccini. Il presidente ha puntato il dito contro le Asp che, a suo dire, non caricherebbero i dati sulle somministrazioni. Il presidente addebita, quindi, ai ritardi nel caricamento dei dati le percentuali bassissime nella campagna vaccinale che, ancora oggi 21 aprile, con il 78,3% pongono la nostra regione all’ultimo posto in Italia molto staccata rispetto alle altre regioni che orma viaggiano tutte abbondantemente sopra l’80% delle dosi somministrate rispetto a quelle che hanno ricevuto.

«Aziende hanno soldi ma non assumono»

«La Regione Calabria ha dato palate di milioni per fare le assunzioni, le Asp e le aziende ospedaliere non stanno assumendo» - ha detto ancora il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, rispondendo alle domande dei giornalisti. «I soldi - ha sostenuto Spirlì - ci sono, ci sono milioni nelle casse delle Asp e delle aziende ospedaliere. Devono dirci perché non stanno assumendo medici, infermieri, Oss, tecnici, voglio sapere perché, perché i soldi li hanno avuti. Quindi, tutto quello che bisognava fare è stato fatto. Carte alla mano. Adesso voglio sapere perché. Per quanto mi riguarda – ha concluso il presidente ff della Giunta - siamo arrivati al punto di saturazione, voglio sapere cosa sta accadendo visto che ci sono i soldi e ci sono le strutture».

Giornalista
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