Vibo, aggressione al presidente provinciale degli artigiani Cugliari

Minacciato e aggredito da tre ragazzi mentre predisponeva lavori in un'abitazione nel Cessanitese. In conferenza stampa ha rimarcato: «Non ho intenzione di lasciarmi intimidire»
26 settembre 2016
17:30

“Vuoi lavorare qui? Prima mi devi pagare!”. Sono queste le parole che si è sentito dire il titolare di una ditta di falegnameria di Maierato impegnato in un lavoro a Cessaniti, precisamente nella frazione Pannaconi. Il destinatario del pestaggio, tuttavia, non era un artigiano qualunque ma il presidente della Cna, Confederazione nazionale artigiani di Vibo Valentia Giovanni Cugliari.

 


Cugliari, infatti, si era recato lo scorso sabato nell’abitazione di un’anziana per l’esecuzione di alcuni lavori. Parcheggiato il furgone nei pressi dell’abitazione, è entrato in casa della donna insieme al fratello, suo collaboratore. Dopo pochi minuti però l’uomo, accortosi di aver dimenticato alcuni attrezzi nel mezzo, è uscito sorprendendo un giovane intento a tagliare uno pneumatico del suo furgone con un coltello. L’artigiano, ovviamente sorpreso, ha richiamato l’attenzione del giovane il quale, spalleggiato da due coetanei, si rivolgeva cosi all’uomo: “Vuoi lavorare qui? Prima mi devi pagare”. Il falegname, ancora sbigottito per le parole del giovane, veniva raggiunto dai tre e preso a schiaffi e a calci. Attirato dal trambusto, il fratello dell’uomo usciva dall’abitazione per essere a sua volta aggredito dai tre giovani e colpito alla schiena con un bastone in legno. I malviventi, terminata l’azione, si davano quindi alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

 

Successivamente i carabinieri della Stazione di Cessaniti, giunti sul posto insieme ai colleghi di Briatico e a quelli del Norm di Vibo Valentia, dopo aver dato soccorso ai due malcapitati, davano subito inizio alle indagini raccogliendo i primi elementi utili alla ricostruzione dell’intera vicenda. Testimonianze raccolte sul posto, avvalorate da altri preziosi elementi raccolti nell’immediatezza del fatto dagli uomini dell’Arma, consentivano di identificare i tre autori del grave atto intimidatorio in Michelangelo Barbieri, 23 anni, Gabriele Mantegna, 27 anni, e D. L. L., 26 anni, tutti e tre pregiudicati del luogo.

 

«Io - ha chiarito questa mattina in conferenza stampa lo stesso Cugliari - non ho intenzione di lasciarmi intimidire, primo perché sono un lavoratore da più di 7 anni sul mercato che crede in ciò che fa, poi perché mi trovo a capo di un’organizzazione che non si è mai tirata indietro rispetto ad episodi di questo tipo. Non lascerò questa terra, non dico che andrò via, semmai il mio impegno di rafforza ancor di più». 

 

Tanti gli attestati di vicinanza e solidarietà pervenuti dal mondo dell’industria e dell’imprenditoria, dalle associazioni e dalla politica. "Solidarietà a Giovanni #Cugliari per l'aggressione subita. I democratici calabresi sono al suo fianco. #Noncipieghiamo". Così, su Twitter, ha commentato il deputato Pd componente della Commissione Antimafia e segretario del Pd Calabria, Ernesto Magorno.

 

Per approfondire: Cugliari dopo il pestaggio: «Non ho paura, vado avanti con più convinzione» - VIDEO

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