Scuola, a Vibo mancano le aule: per gli alunni di quattro classi la campanella suonerà in chiesa

VIDEO | I piccoli alunni dell'istituto della Collodi di Vena Superiore ospitati nei locali della Regina Pacis. II sindaco Limardo rassicura: «Superate tutte le incertezze. Il 24 settembre si parte in sicurezza»

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di Cristina Iannuzzi
19 settembre 2020
09:26

Chiesa Regina Pacis. È qui che saranno allocate le quattro aule della scuola materna  “Collodi” di Vena Superiore, interessata da interventi di adeguamento antisismico e pertanto inagibile. Bambini senza aule e genitori preoccupati a tal punto da avere inscenato una protesta. Qualche giorno addietro, infatti, un gruppo di mamme, accompagnate da alcune maestre, si sono recate a Palazzo Luigi Razza. Al centro della discussione la sistemazione dei 90 bambini che quest’anno rischiavano di non potere iniziare l’anno scolastico per l’assenza di locali idonei ad ospitarli.

Il Comune pare dunque aver trovato una soluzione che mette tutti d’accordo, essendo la chiesa nelle immediate vicinanze della popolosa frazione Vena. A confermare la notizia, è don Gaetano Currà, che abbiamo incontrato questa mattina mentre attendeva una delegazione del Comune per il sopralluogo dei locali che dovranno essere adibiti ad aule. Le stanze dove ospitare gli studenti della scuola primaria ci sono, ci sono anche i servizi igienici, ma bisogna separare gli spazi per permettere alla chiesa di svolgere le attività di catechismo.

 


Quattro aule saranno utilizzate dalla scuola, le restanti quattro continueranno ad essere utilizzate per il catechismo nelle ore pomeridiane. Sarà una corsa contro il tempo sia per la scuola che per il Comune di Vibo. Difficile immaginare che i lavori saranno completati entro pochi giorni. Ma il prete è fiducioso.

Per quanto riguarda invece la scuola materna di via Jan Palach, anch’essa interessata da interventi di adeguamento antisismico, il Comune avrebbe individuato Palazzo Nicoletta, già sede del Liceo scientifico, dove saranno allocate anche due aule della scuola primaria Don Bosco. 

Sindaco ottimista

Dal canto suo, il sindaco predica ottimismo e, margine della Conferenza dei servizi che ha presieduto questa mattina in Comune – alla presenza dei dirigenti scolastici FurlanoRombolà e Salvia, degli assessori Russo e Falduto – del segretario generale Scuglia e degli ingegneri Callisti e Maccaroni – afferma che «le incertezze che hanno preoccupato in questi mesi i dirigenti e gli amministratori per garantire che alunni, docenti e collaboratori scolastici possano rientrare in massima sicurezza» possono dirsi «superate».

«È stata una corsa contro il tempo – ha aggiunto – e bisognava trovare soluzioni efficaci insieme. Il Comune di Vibo Valentia si è messo sin da subito all’opera avviando celermente, già da agosto, i lavori di edilizia scolastica che oggi sono al 90 per cento e che saranno completati già la prossima settimana. Definita pure l’acquisizione dei locali dove allocare le aule, ben 25 (delle scuole Primaria don Bosco, Don Milani, Collodi e don Bosco infanzia e della secondaria di primo grado Buccarelli), a seguito di esperimento dell’avviso pubblico e di cui è stata data comunicazione ai dirigenti scolastici in data odierna.

Definita, altresì – ha proseguito -, la procedura di trasloco di mobili e materiale didattico che prenderà il via lunedì prossimo così come l’affidamento di pulizia e sanificazione dei locali».

Quindi ha rivendicato come «Questo ente è riuscito ad attivare le procedure per garantire la regolare apertura del nuovo anno scolastico di giovedì prossimo 24 settembre. Il Comune sin dal primo minuto si è mosso per tempo una volta avuta certezza delle risorse finanziarie necessarie con cui far fronte alle spese di manutenzione e di acquisizione dei locali. Basta saper leggere le carte e confrontarle con altre realtà per verificare come il Comune di Vibo Valentia si sia attivato per primo su tutti i fronti  e di fronte a maggiori difficoltà determinate dall’allestimento dei seggi elettorali ubicati nelle medesime scuole e alla chiusura di alcuni plessi interessati da lavori di consolidamento statico.

In questo quadro di forte difficoltà – ha concluso – siamo riusciti a dare una risposta a tutte le richieste pervenute. Ora non ci resta che aspettare l’apertura dell’anno scolastico».

Giornalista
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