Vibo: Processo 'Impeto', chieste condanne per 87 anni di carcere

87 anni di carcere sono stati chiesti per gli imputati al processo 'Impeto' contro il clan Mancuso di Limbadi, nel vibonese
di Redazione
28 ottobre 2015
15:38

Sono 87 gli anni di carcere richiesti dal pm della Dda di Catanzaro, Camillo Falvo, al termine della requisitoria del processo 'Impeto' contro il clan mancuso di limbadi, nel vibonese. Sequestro di persona, usura, estorsioni, violenza privata e spari in luogo pubblico, questi i reati contestati agli imputati. Le singole richieste di condanna: 16 anni di reclusione per Pantaleone Mancuso, detto "l'Ingegnere" (estradato dall'Argentina dopo un periodo di latitanza), 14 anni per Diego Mancuso, 9 per Francesco Mancuso, detto "Tabacco", 8 per Domenico Mancuso, figlio del boss Giuseppe Mancuso che sta scontando l'ergastolo, 8 anni anche per Salvatore Cuturello, genero di Giuseppe Mancuso, 11 per Salvatore Valenzise, parente di Giuseppe Mancuso, 12 anni per Giovanni Mancuso, 9 anni per Vincenzo Addesi di Soriano Calabro.

 


Non luogo a procedere il pm ha invece chiesto per Cosma Congiusti, fra gli originari imputati del processo ma ucciso con tre fucilate a Nicotera l'8 novembre 2010. Fra le vittime dei Mancuso, anche un commerciante sottoposto ad usura che sarebbe stato sequestrato, malmenato e poi costretto a scavarsi una fossa in campagna sotto la minaccia delle armi e con un cappio infilato al collo. (AGI)

 

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