Vibo Valentia, al processo “Acqua sporca” prescrizione per tutti gli imputati

L’inchiesta della Procura sulla diga dell’Alaco risaliva al 2012. Sotto processo era finito anche Sergio Abramo, attuale sindaco di Catanzaro

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di Giuseppe Baglivo
11 settembre 2020
14:09
Il tribunale di Vibo Valentia
Il tribunale di Vibo Valentia

Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Questa la decisione del Tribunale collegiale di Vibo Valentia per gli imputati del processo nato dall’inchiesta della Procura denominata “Acqua sporca”.

Prescrizione, quindi, per: Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro (che rispondeva quale presidente della Sorical); Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo);Vincenzo Pisani (addetto trattamento acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore ufficio tecnico Comune Serra San Bruno); Roberto Camillen (responsabile pro tempore del settore manutentivo Comune Serra); Francesco Catricalà (dirigente Asp Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente Asp Vibo); Rosanna Maida (dirigente prevenzione salute Area-Lea); Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio. 

 


I reati ipotizzati. Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione i reati, a vario titolo, contestati dalla Procura di Vibo Valentia. 

 

Le parti civili. Comitato civico Pro Serre (avvocato Angelo Calzone), Legambiente (avvocato Ambrosio), Codacons Calabria e Articolo 32 (avvocato Claudio Cricenti), Adoc Vibo Valentia (avvocato Paolo Fuduli).

 

L’inchiesta “Acqua Sporca” è partita nel 2012 e mirava a far luce sull’avvelenamento del bacino idrico dell’Alaco, la diga poi sequestrata e che serve di acqua potabile tutti i comuni della provincia di Vibo e parte dei comuni della fascia jonica delle province di Catanzaro e Reggio Calabria.

 

Gli imputati sono stati rinviati a giudizio nel novembre del 2016. Il dibattimento – fra continui rinvii per mancata notifica agli imputati o ai difensori e mancanza di giudici – è di fatto partito solo il 30 gennaio 2018. A due anni dall’apertura del dibattimento, quindi, si registra l’ennesima “perla” della giustizia vibonese con ancora la prescrizione per un processo importante che spazza via l’intera inchiesta e getta nel cestino anni di indagini.

 

Nel collegio di difesa gli avvocati: Gennaro, Porcelli, Figliano, Patanè, Cantafora, Ioppoli, Caridi, Fonte, Ganino, Scuteri, Cairo, Chiappero.

Giornalista
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