Vigili del fuoco morti ad Alessandria, firmato il decreto per i benefici agli eredi
Pronto il documento per la concessione del risarcimento in favore dei familiari di Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, periti in servizio a causa dell'esplosione dell'edificio a Quargnento

Non basteranno per cancellare un dolore, per restituire un sorriso, per regalare il calore di un abbraccio. Non serviranno a riportare indietro nessuno dei tre Vigili del fuoco morti nell’esplosione dell’edificio a Quargnento, in provincia di Alessandria, ma serviranno comunque a resistere nei momenti più bui, serviranno per non sentirsi abbandonati.
Sul decreto per la concessione dei benefici a favore degli eredi di Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, è stata apposta la firma del capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco. La norma attualmente in vigore prevede infatti anche per i pompieri che in caso di morte in servizio siano concessi ai familiari alcuni benefici, come peraltro per tutti gli altri corpi dello Stato. Una forma di risarcimento e forse di ringraziamento per chi ha perso la vita in nome di altro, per gli altri, e che fa luce sul fatto che i pompieri, pur non avendo copertura Inail, possono godere di altre tutele.
Orientativamente, adesso i familiari potranno contare su una elargizione speciale che si aggira intorno ai 200mila euro e su un vitalizio mensile di circa 1200 euro, ferma restando la possibilità per i figli, al compimento della maggiore età di essere assunti nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Nulla rispetto al dolore per aver perso una persona cara, ma comunque qualcosa.
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