Villa San Giovanni, torna in libertà il sindaco Giovanni Siclari

Operazione Cenide, il primo cittadino rimane però sospeso poiché nei suoi confronti è stata disposta la misura del divieto di dimora. È accusato di corruzione 

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di Consolato Minniti
10 gennaio 2020
20:09
Giovanni Siclari
Giovanni Siclari

Sono stati revocati gli arresti domiciliari a Giovanni Sicilari, sindaco di Villa San Giovanni coinvolto nell’operazione Cenide.

La decisione è stata assunta dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria (Genovese presidente) che ha accolto parzialmente il ricorso dei difensori del primo cittadino villese sospeso, che avevano chiesto la revoca totale della misura cautelare. Nei confronti di Siclari, infatti, è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Villa San Giovanni.

Le contestazioni a Siclari

Il primo cittadino è accusato di corruzione per atti contrari ai doveri del proprio ufficio.


La vicenda riguarda la realizzazione di opere edili per la “riorganizzazione dell’area Villa Agip di Villa San Giovanni (adibita a polmone di stoccaggio e biglietteria per gli automezzi diretti in Sicilia) anche su un’area di proprietà di Anas, in assenza di un provvedimento concessorio da parte dell’ente proprietario nei confronti di Caronte & Tourist. 

Per i pm, il primo cittadino si sarebbe opposto, nel corso della seduta del consiglio comunale dell’11 settembre 2018, alla mozione di un consigliere di minoranza volta a richiedere ai competenti uffici comunali di disporre la sospensione dei lavori nelle more delle opportune verifiche circa l’effettiva proprietà delle aree interessate. Ma c’è di più: Siclari avrebbe anche sollecitato all’Anas la stipula di una convenzione di concessione della predetta area con il Comune di Villa San Giovanni, al fine di cederla successivamente in subconcessione alla Caronte & Tourist. 

Per i magistrati, il sindaco era consapevole della necessità di effettuare dei passaggi prima di poter consegnare il tutto alla società di navigazione. Ma, nonostante ciò, avrebbe chiesto con forza di accelerare i tempi. Stando alla ricostruzione dei pubblici ministeri, vi sarebbero stati favori reciproci fra la società Caronte&Tourist e il sindaco Siclari, fra cui l’assunzione del figlio di una consigliera comunale d’opposizione, poi non andata in porto.

Lo scenario

La decisione del Tribunale del Riesame è sicuramente una notizia positiva per il sindaco di Villa San Giovanni che lascia i domiciliari. Ma non cambia, nella sostanza, la situazione a livello politico. Con il divieto di dimora, infatti, Siclari non potrà comunque tornare ad esercitare le funzioni di primo cittadino che rimangono in capo al sindaco f. f. Maria Grazia Richichi.

 

Giornalista
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