Spettacolo, l'Antigone di Sofocle incanta il pubblico di Catanzaro  

VIDEO | Ancora un successo la sesta replica della tragedia andata in scena sul palco dell’Auditorium Casalinuovo

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di Daniela  Amatruda
17 novembre 2019
16:20

La compagnia il Teatro di Calabria torna ancora sul palco dell’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro per portare in scena Il vento della parola antica. Sei le repliche per una tragedia sofoclea, quella di Antigone, che non smette di incantare un pubblico giunto da ogni parte della regione per assistere allo spettacolo.

La riduzione dell’opera è stata affidata a Luigi La Rosa, vicepresidente della compagnia teatrale: «Si tratta di un'opera – ha detto – che fino alla fine dell’800 era la tragedia più rilevante di tutta la produzione greca. I contenuti non sono solo attuali, ma anche universali perché cerca di sciogliere quel nodo fondamentale che c’è tra la legge umana, l’applicazione del diritto e quei principi immutabili che animano il nostro cuore».


 

Dal prossimo anno, per accontentare le numerose richieste, la presidente del Teatro di Calabria, Anna Melania Corrado, ha annunciato che la stagione sarà itinerante, in giro per tutta la Calabria.
Nel corso dell’evento, sono state esposte alcune opere di Andrea Bunty Giudice e due totem realizzati da Emilia Lupia che riportano alcune parole greche.

 

La trama

L'opera racconta la storia della giovane Antigone (Mariarita Albanese), che decide di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re di Tebe, Creonte (Paolo Formoso). Scoperta, Antigone viene condannata dal re a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta. In seguito alle profezie dell'indovino Tiresia (Aldo Conforto) e alle suppliche del coro, Creonte decide infine di liberarla, ma troppo tardi. La fanciulla viene trovata già morta e con lei anche il figlio e la moglie di Creonte che rimane solo a maledire la propria stoltezza.

L'Antigone

«Vi è un passaggio nell’Antigone – spiega Mariarita Albanese, interprete di Antigone - che recita: Strappar non mi potrà da chi mi è caro”. È una frase brevissima, ma credo rappresenti la sintesi di chi di fronte alla scelta fra la morte e la voglia di far trionfare la giustizia per le leggi del cuore, sceglie l'amore e ti fa capire quanto forte sia questo personaggio femminile. Credo sia il messaggio più rivoluzionario e più attuale della tragedia greca e abbiamo tanti esempi di Antigone contemporanea, sempre donne, ed è questo che ci fa piacere e ci fa essere felici di far parte di questa attualità così sconvolgente».

Il cast

Nel cast, oltre a Mariarita Albanese, anche Paolo Formoso, Salvatore Venuto, Aldo Conforto, Andrea Bunty Giudice, Alessandra Macchioni, Fausto Talletti, Anna Maria Corea, Franco Carlis, Paolo Rotundo, Valerio Ursino.

I costumi

Ad arricchire la scena, un altro punto di forza della compagnia: i costumi. Seguendo precisi riferimenti scientifici e storici, gli abiti da scena sono sempre ideati e realizzati dal regista Aldo Conforto.

Prossimi spettacoli

Nel 2020 si riparte d’estate con i cicli di Graecalis in cui saranno rappresentati i persiani. E si proseguirà con la rassegna di Poiesis.

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