Nel corso della manifestazione si incontreranno giovani provenienti da venticinque università per confrontarsi su tutto ciò che riguarda l’Agenda 2030, il programma globale adottato dalle Nazioni Unite nel 2015 per affrontare le sfide del nostro tempo
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La seconda edizione della “Summer Peace University” si terrà in autunno, probabilmente ad ottobre, ma a Belvedere Marittimo, sede dell’evento, i preparativi fervono già. La manifestazione, che esalta la pace e la cooperazione tra i popoli, è organizzata da IsCaPI, l’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali, presieduto da Salvatore La Porta. La città altotirrenica, nell’ambito del medesimo progetto di internazionalizzazione degli studi, ha ospitato pochi giorni fa una delegazione della May University del Cairo, rappresentata dalla direttrice delle relazioni internazionali, Rania Mohamed Abdel Mageed, e da un gruppo di docenti e studenti dell’ateneo egiziano.
Studenti da tutto il mondo
Nel corso della seconda edizione della “Summer Peace University”, si incontreranno studenti di tutto il mondo, provenienti da venticinque differenti università, per confrontarsi sui temi della pace, della sostenibilità ambientale e tutto ciò che riguarda l’Agenda 2030, il programma globale adottato dalle Nazioni Unite nel 2015 per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, come la povertà, la fame, le disuguaglianze e il cambiamento climatico. «L’obiettivo – dice Fabrizia Arcuri referente delle pubbliche relazioni e dell’area comunicazione di IsCaPI – è quello di formare i leader del futuro».
Il borgo della sapienza
«A Belvedere Marittimo – spiega il presidente Salvatore La Porta - abbiamo creato questo “Borgo della Sapienza” perché vogliamo promuovere la Calabria, ancora una volta, come centro di dialogo tra le varie culture e le varie esperienze, non soltanto da un punto di vista accademico, ma anche a livello produttivo. Firmeremo anche degli accordi in relazione a diversi tipi di settori e di ambienti, con soggetti, imprese, accademie e soprattutto organizzazioni che vogliono cooperare a livello internazionale».
La cultura calabrese nel mondo
«I frutti di questa cooperazione sono già visibili – dichiara, invece, Taha Mattar, referente IsCaPI per l’area mediterranea -. Puoi trovare la cultura italiana in tutti i paesi del Medio Oriente e dell’Africa. Oggi, dopo quindici anni, i ragazzi venuti qui in Calabria tramite IsCaPI hanno aperto aziende, lavorano, accrescono l’economia e la cultura internazionale».