Dopo le edizioni assegnate a Vibo Valentia (2021) e Taurianova (2024) altri due centri calabresi puntano al titolo. A settembre i finalisti, a metà ottobre la proposta della giuria. Alla città vincitrice andranno 500mila euro
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Avezzano (AQ), Belvedere Marittimo (CS), Carmagnola (TO), Nardò (LE), Perugia, Pianezza (TO), Pistoia, San Benedetto del Tronto (AP), Soncino (CR), Squillace (CZ) e Tito (PZ). Sono 11 i Comuni italiani ad aver inviato la candidatura per concorrere al titolo di Capitale italiana del libro 2026. Lo annuncia il ministero della Cultura precisando che il bando si è chiuso il 26 maggio scorso, data entro la quale i Comuni hanno inviato le domande corredate da dossier completi al Dipartimento per le attività culturali del ministero.
A individuare la nuova capitale per il 2026 sarà una giuria composta da 5 esperti indipendenti, di chiara fama, nel settore della cultura e dell'editoria, individuati ogni anno dal ministero. La commissione, supportata dalla segreteria tecnica, entro il 15 settembre individuerà fino a 10 progetti finalisti.
I rappresentanti dei Comuni finalisti saranno convocati per partecipare a un incontro per la presentazione pubblica e l'approfondimento del dossier. Entro il 15 ottobre la giuria sottoporrà al ministro della cultura il progetto della città proposta per diventare la Capitale italiana del libro 2026. Il libro, la lettura, gli eventi culturali e le attività previste nei dossier saranno protagonisti durante tutto l'anno e sapranno potenziare l'offerta culturale della comunità in una logica di crescita e inclusione sociale.
Alla città vincitrice verrà assegnato un contributo di 500mila euro da parte del Mic. Ad aggiudicarsi il riconoscimento negli anni scorsi sono state: Chiari (2020), Vibo Valentia (2021), Ivrea (2022), Genova (2023), Taurianova (2024), mentre la Capitale italiana del libro di quest'anno è Subiaco, nel Lazio.