Cosenza, Santissimo Crocifisso: giorno di festa e di grazia. Celebrazioni in streaming

Papa Francesco concede in perpetuo il dono dell'indulgenza plenaria. Salta la processione a causa dell'emergenza coronavirus, ma migliaia di devoti partecipano online alle celebrazioni della novena 

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di Salvatore Bruno
2 maggio 2020
23:51

I drappi rossi sono esposti ma per le strade del quartiere della Riforma il Santissimo Crocifisso non può essere portato in processione.

La devozione dei fedeli

La festività religiosa del 3 maggio, dopo quella della Santa Madonna del Pilerio, è tra le più sentite della cittadinanza, con migliaia di pellegrini in movimento verso il Santuario per l’intero periodo della novena. Non quest’anno. Il motivo è noto, legato alla pandemia che ha sconvolto le nostre abitudini.


La bolla dei penitenzieri

Ma c’è una straordinaria notizia per i devoti, giunta direttamente dalla Santa Sede. Già da due settenni e quindi da quattordici anni, la ricorrenza del Crocifisso della Riforma, si caratterizzava anche per la possibilità che i fedeli lucrassero l’indulgenza plenaria. Papa Francesco ha voluto sorprendere il Rettore del Santuario Antonello Castagnello, dando mandato ai propri penitenzieri di firmare una bolla per concedere in perpetuo il dono dell’indulgenza plenaria. Per Cosenza dunque il 3 maggio diventa giorno di festa e di grazia.

I tradizionali alimenti della carità

Nei giorni precedenti il solenne appuntamento, i volontari della Casa San Francesco coordinati da Pasquale Perri, hanno raggiunto le famiglie più bisognose della città per donare loro gli alimenti tradizionali della festa: le fave, l’olio ed un tortano, un pane pasquale perché per i cosentini la celebrazione del Crocifisso rappresenta una seconda Pasqua.

L’aiuto della tecnologia

Le dirette streaming hanno comunque consentito, sia pure a distanza, il coinvolgimento nelle celebrazioni della novena, di un numero di persone decisamente maggiore rispetto a quello che ilSantuario potrebbe contenere. Al di là della sofferenza quindi, per non aver potuto ricevere il sacramento dell’eucarestia, c’è stata una grande riscoperta identitaria e spirituale della festa.

Appuntamento a settembre

«Il 3 maggio è sempre stata l’occasione per riunire la comunità in preghiera – ha detto tra l’altro Padre Antonello Castanello – Manca il momento della processione ma confidiamo di poterci mettere in cammino con Gesù Crocifisso nelle strade di Cosenza nel mese di settembre, auspicando con l’aiuto di Dio, di superare l’emergenza coronavirus».

Giornalista
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