Street art in Calabria

Crotone, i blocchi stradali in cemento diventano opere d’arte per raccontare la storia della città

VIDEO | L’associazione Io Resto ha promosso un contest per decorare i new jersey di via Vittorio Veneto. A dipingere i volti di otto personaggi illustri ci hanno pensato i giovani studenti

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di Francesca Caiazzo
30 settembre 2021
11:16

Da fredde barriere antiterrorismo in cemento a opere di street art. Si è concluso nei giorni scorsi con un vera e propria inaugurazione il contest lanciato dall’associazione Io Resto e patrocinato dal Comune di Crotone per decorare i new jersey presenti sulla centralissima via Vittorio Veneto. Ad abbellirli ci hanno pensato i vincitori: una classe del liceo artistico Pertini-Santoni, una della scuola media Giovanni XXIII e Pia Francesca Varano, che hanno ricevuto una targa ricordo.

La storia di Crotone su blocchi di cemento

Ora, le otto barriere, attraverso i colori, raccontano altrettanti personaggi che hanno fatto la storia di Crotone: Faillo, Milone, Nicola La Piccola, Gaele Covelli, Nicola Sculco, Warner Bentivegna, Vincenzo Scaramuzza e Armando Lucifero. Per scoprire chi erano e cosa hanno fatto, è possibile utilizzare il Qr code posizionato alla base di ogni opera, che rimanda a una pagina web dell’associazione promotrice del progetto.


«I ragazzi hanno creato questo percorso – spiega Gianni Pitingolo, presidente di Io Resto – che racconta la storia urbana, temporale e sociale della città di Crotone, attraverso i volti di questi importanti personaggi».

Un’iniziativa apprezzata anche dal sindaco, Vincenzo Voce, che ha sottolineato «la loro voglia di partecipazione, la grande creatività, l’amore e la passione che hanno profuso» i giovani artisti, ringraziando l’associazione «per il senso di appartenenza alla città che sta dimostrando con le numerose iniziative promosse».

Le scuole crotonesi coinvolte 

Per giorni, il corso della città si è trasformato in un laboratorio d’arte all’aperto e i ragazzi, sostenuti dalle scuole di appartenenza, hanno lavorato tra le gente. «La scuola ha bisogno di uscire fuori dai proprio spazi proprio per abituare gli alunni a questo scambio culturale con il territorio» ha commentato Ida Sisca, dirigente scolastico dell’istituto superiore Pertini-Santoni. Secondo la professoressa della Giovanni XXIII, Brunella Anili, nel progetto «c’è questo incontro col territorio, c’è questa nuova immaginazione che hanno i ragazzi del territorio e del passato, attraverso la valorizzazione della propria città».

Vedere all’opera gli studenti per strada ha destato curiosità e interesse nei passanti: «Tante persone si sono fermate, chiedevano informazioni e davano consigli. Quello che mi ha colpito però – ha aggiunto al professoressa Daniela Strangis, del liceo artistico Pertini-Santoni – è che non tutti conoscevano i personaggi, quindi questa è un’ottima occasione per farli conoscere alla città».

 

Giornalista
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