Cultura, Jole Santelli: «Cosenza oggi vive un nuovo umanesimo»

L'intervento del vicesindaco della città bruzia sulle attività portate avanti per incentivare il settore

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19 febbraio 2019
14:47
Jole Santelli
Jole Santelli

«Cosenza è una città che ha scommesso sulla Cultura. Rilancio di luoghi storici e affermazione di una identità urbana al passo con i tempi, per una visione che coniuga tradizione ed innovazione. Una città, al centro di un'area urbana con più di 200mila persone che oggi si confronta con la contemporaneità, sviluppando un'offerta culturale ampia e diversificata. Molti i progetti che si realizzano: alcuni si ripetono con rinnovato interesse da sempre, altri invece sono eventi innovativi, legati allo sviluppo della città, che ha trasformato i nuovi spazi urbani in originali palcoscenici per performance, spettacoli, manifestazioni artistiche. Le nuove opere pubbliche e la pedonalizzazione hanno modificato il modo di vivere la città, favorendone gradimento e conoscenza.
Forte è l’attenzione verso i linguaggi culturali innovativi. Le residenze dei BoCs Art, un campus della creatività unico in Italia, ospitano ogni anno più di 150 artisti da tutta Europa. Ciò ha reso possibile l’apertura di un nuovo spazio espositivo: il BoCs Museum, all’interno del Complesso monumentale di San Domenico, dando allo stesso nuova linfa. La rigenerazione di una piazza che era un parcheggio ha dato vita ad un luogo frequentato da giovani e famiglie, dove un Museo multimediale, dotato di una tecnologia avanzatissima, ospita le più grandi mostre immersive, da Van Gogh a Leonardo da Vinci. L'innovazione è entrata anche nei luoghi storici: ne è felice esempio l’installazione tecnologica nel Chiostro del Museo dei Brettii e degli Enotri che ne rende più attraente la fruizione del patrimonio archeologico custodito. Il Festival delle Invasioni e il Capodanno danno spazio, poi, ai nuovi linguaggi musicali, rivolgendosi principalmente al pubblico dei giovanissimi. Politiche che hanno favorito la nascita di imprese culturali, generando investimenti e creando nuove opportunità di lavoro: Villa Rendano, i Musei, il Castello Svevo, ne sono esempi concreti e funzionanti.
I Teatri vivono una rigenerazione, ognuno con la sua vocazione e specificità, grazie anche alla collaborazione con tanti soggetti attuatori: scuole, società di produzione, associazioni, insieme all'Ente, promuovono, producono, investono. La stagione di prosa registra un elevato numero di abbonati e i tanti sold out ne testimoniano il gradimento, mentre il teatro civile e quello d’avanguardia trovano spazio e apprezzamento nelle programmazioni del Morelli e dell’Aroldo Tieri. Il Rendano era e resta Teatro di Tradizione: sta per partire la nuova stagione lirico-sinfonica che vedrà, per la parte orchestrale, la collaborazione con l’istituzione musicale più importante del territorio, il Conservatorio “S. Giacomantonio”.
Il Planetario, nuovo simbolo di conoscenza scientifica ed umanistica, sta per aprire le sue porte, in un progetto sinergico con l’Università della Calabria e professionalità di alto valore scientifico.
Il Mab continua ad essere implementato con la disseminazione di opere e sono tante le iniziative di arte di strada, gli eventi effimeri, le installazioni realizzate proprio al fine di favorire la valorizzazione di questo patrimonio unico nel suo genere.
Sul web nasce Cosenza Cultura, che ci racconta e introduce a questa offerta così diffusa, ai tanti luoghi della cultura oggi comodamente raggiungibili con la linea speciale che l'Amaco ha voluto dedicarvi.
Cosenza oggi vive un nuovo umanesimo. Ne è prova il forte interesse dei suoi cittadini, dei calabresi, di quanti la visitano, delle tante testate giornalistiche nazionali interessate ad un’insolita città del sud ricca di fermento, creatività, voglia di vivere. Le politiche culturali della Città esprimono una consapevolezza fondata sul presupposto che vita, pensiero, arte, musica, teatro, si muovono anche indipendentemente da noi, dai nostri gusti e dalle nostre aspettative.
Siamo sempre disponibili al dibattito ma, da tempo, abbiamo superato la sindrome nostalgica che vuole le azioni culturali congelate in una fotografia che spesso non rispecchia più la realtà. Resta sempre la necessità di conservare le testimonianze di quanto accaduto ma ogni esperienza è modellata dal suo tempo. Città creative con pratiche sociali ed esperienze globali diffuse. Che lo si voglia o no, le città contemporanee oggi sono anche questo».

Jole Santelli, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Cosenza


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