I Bronzi di Riace fuori dai confini della Calabria, il direttore del Museo di Reggio: «Li faremo viaggiare virtualmente»
VIDEO | La fragilità delle statue bronzee e l'importanza della loro conservazione rendono difficile e rischioso il loro spostamento ma si sta studiando il modo per farli ammirare a chi non può raggiungere la città dello Stretto
Abbiamo intervistato il direttore Fabrizio Sudano per comprendere a proposito della possibilità che i Bronzi di Riace possano viaggiare, ovviamente si tratta di far viaggiare l’immagine delle statue elleniche, anche perché, i capolavori dell'arte greca antica, sono da decenni un simbolo della Calabria e un'attrazione culturale di livello mondiale. Tuttavia, la loro fragilità e l'importanza della loro conservazione rendono difficile e rischioso il loro spostamento dal Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria. Ma cosa succederebbe se potessimo far viaggiare la loro immagine in tutto il mondo, lasciando le statue al sicuro nella loro casa calabrese? Grazie alle moderne tecnologie digitali, questa possibilità sta diventando sempre più concreta.
L'idea di una "mostra itinerante virtuale" dei Bronzi di Riace potrebbe rivoluzionare il modo in cui il pubblico globale interagisce con questi tesori archeologici. Immaginiamo un progetto ambizioso che utilizzi tecnologie all'avanguardia come la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR) e le scansioni 3D ad alta risoluzione. Queste tecnologie permetterebbero di creare repliche digitali estremamente dettagliate dei Bronzi, capaci di catturare ogni minuzia della loro superficie bronzea, ogni dettaglio delle loro espressioni enigmatiche.
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Questo approccio innovativo offrirebbe molteplici vantaggi. Innanzitutto, permetterebbe una diffusione senza precedenti della conoscenza e dell'apprezzamento dei Bronzi di Riace a livello globale. Inoltre, stimolerebbe l'interesse turistico verso la Calabria, incoraggiando le persone a visitare le statue reali dopo aver sperimentato le versioni virtuali. Dal punto di vista della conservazione, questo metodo eliminerebbe i rischi associati al trasporto delle fragili statue originali, garantendo la loro preservazione per le generazioni future. Allo stesso tempo, offrirebbe opportunità di studio e analisi impossibili da realizzare con i metodi tradizionali.
Far viaggiare l'immagine digitale dei Bronzi di Riace nel mondo rappresenterebbe un'opportunità straordinaria per coniugare conservazione e divulgazione, tradizione e innovazione. Sarebbe un modo per portare un pezzo di Calabria in ogni angolo del pianeta, stimolando curiosità, conoscenza e, si spera, il desiderio di sperimentare di persona la magia di questi capolavori nel loro contesto originale.