La decisione

Badia di Paola, il Comune boccia lo statuto unitario per le associazioni

VIDEO | Riguardo la gestione del bene monumentale la posizione dell’amministrazione comunale è stata categorica: «No all'atto integrato, il monastero è di proprietà comunale e verrà messo a disposizione di chi intende fare progetti»

di Francesco Frangella
15 febbraio 2024
23:00

A seguito di una riunione tenutasi nei giorni scorsi, cui hanno preso parte alcuni presidenti delle associazioni territoriali di volontariato quali il Rotary Club, l’Auser, la Fiamme Argento Carabinieri in congedo, la Fidas, e la Fidapa, che hanno elaborato una proposta da presentare all’amministrazione comunale, si è tenuto infine in municipio - nella sala consiliare Francesco Lo Giudice - l’appuntamento con la vicesindaco Maria Pia Serranò, durante il quale le associazioni già citate, cui si sono aggiunte le rappresentanze di Zampe in Salvo, Lion’s Club e Antico Borgo di Badia, hanno discusso l’eventualità di istituire - così come richiesto sul finire dello scorso anno con un atto protocollato - un’accademia presso l’antico Monastero acquisito dal comune di Paola nel dicembre 2022.

La necessità di un dialogo diretto con l’amministrazione comunale è emersa per garantire una gestione coordinata del bene culturale da parte delle associazioni cittadine, purché siano interessate a progetti significativi. Si è parlato anche di valorizzare permanentemente il monumento in linea con il suo valore storico, artistico e culturale. Poiché Badia è un’area d’interesse archeologico, l'idea di redigere uno statuto ad hoc è stata proposta, incontrando il fermo diniego dell’amministrazione comunale.


Dopo aver ascoltato le varie proposte, la vicesindaco Maria Pia Serranò si è detta disponibile a concedere l'accesso al Monastero ai rappresentanti dei gruppi interessati, previa presentazione di progetti pertinenti. Tuttavia, riguardo alla redazione di uno statuto unitario, è stata espressa la chiara posizione che, essendo Badia di proprietà comunale, non è necessario stipulare ulteriori documenti regolatori.

Alcuni componenti delle associazioni, come Pino Perrotta del Rotary Club, hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla partecipazione ai bandi pubblici senza uno statuto unitario. Tuttavia, la Serranò ha ribadito che la volontà del primo cittadino è di procedere senza ulteriori regolamenti, utilizzando Badia secondo le norme delle amministrazioni comunali.

In conclusione, sebbene siano state consegnate le chiavi del Monastero, non sono stati compiuti progressi significativi nella definizione di una gestione unificata. A breve, si prevedono effetti benefici anche per il Museo della Memoria, situato in una delle sezioni più suggestive di Badia, che finora non ha ancora assunto una forma definitiva.

A breve dovrebbero vedersi effetti positivi anche per il Museo della Memoria che, insediato in una delle sezioni più suggestive della Badia, da quando è stato inaugurato non ha ancora assunto i suoi connotati definitivi.

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