Tessuti pregiati e ricami con fili d’oro: l’abito arbëresh è intreccio di storia, cultura e identità nazionale
VIDEO | Tagli e decorazioni raccontano secoli di storia, migrazioni e incontri tra culture. Ma ci sono alcune differenze tra il costume albanese e quello indossato dalla comunità presente in Italia. Ecco quali
L'abito tradizionale albanese rappresenta un affascinante intreccio di storia, cultura e identità nazionale. Tuttavia, le differenze tra il costume albanese e quello arbëresh, indossato dalle comunità di origine albanese in Italia, rivelano una storia di influenze e contaminazioni culturali. A raccontarcelo è Albana, imprenditrice albanese che da molti anni vive a Cerzeto, un piccolo comune arbëresh in provincia di Cosenza, dopo aver sposato un uomo di origini arbëreshe.
Albana ci spiega che l'abito tradizionale albanese, noto come veshje popullore, ha subito notevoli trasformazioni nel corso dei secoli, in particolare a causa della lunga dominazione ottomana in Albania. Mentre il costume arbëresh ha mantenuto caratteristiche più vicine all'originale albanese pre-ottomano, quello attualmente diffuso in Albania mostra chiaramente l'influenza della cultura turca. Il costume femminile albanese tipico include una camicia bianca (këmishë) ricamata, sopra la quale si indossa un gilet (jelek) o una giacca corta (xhamadan) riccamente decorata. La gonna (fustanella) è spesso plissettata e può essere di vari colori, ma il rosso è particolarmente diffuso. Un grembiule decorativo (përparje) completa l'insieme. Il capo è solitamente coperto da un fazzoletto o un velo (shami).
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L'influenza ottomana si manifesta soprattutto nei dettagli decorativi e nei tessuti utilizzati. I ricami elaborati, spesso realizzati con fili d'oro e d'argento, mostrano motivi floreali e geometrici che richiamano l'arte islamica. Anche l'uso di tessuti pregiati come il broccato e la seta è un'eredità del periodo ottomano. Il costume maschile albanese, invece, è composto da pantaloni larghi (tirq) stretti alle caviglie, una camicia bianca, un gilet e una giacca corta, spesso riccamente decorati. Il copricapo tradizionale è il qeleshe, un berretto di feltro bianco dalla forma caratteristica. Anche in questo caso, l'influenza ottomana è evidente nell'uso di passamanerie e ricami elaborati.
Confrontando questi abiti con quelli arbëresh è evidente come questi ultimi abbiano conservato elementi più antichi. Il costume femminile arbëresh, ad esempio, mantiene una struttura più semplice, con meno stratificazioni e decorazioni meno elaborate. I colori tendono ad essere più sobri, con una predominanza del nero, del rosso e del bianco.
L'abito tradizionale non è solo un elemento folcloristico, ma un vero e proprio documento storico indossabile. Attraverso tessuti, tagli e decorazioni, racconta secoli di storia, migrazioni e incontri tra culture.