Corigliano-Rossano, l’Università popolare festeggia 45 anni e approda nella nuova sede a palazzo San Bernardino
VIDEO | Il centro formativo, come spiegato dal direttore Mercogliano, rilancia il suo impegno nella diffusione della cultura puntando sulla valorizzazione delle radici storiche e spirituali della città
L’Università Popolare di Rossano, tra le istituzioni culturali più longeve e radicate nel tessuto sociale della città di Corigliano-Rossano, festeggia 45 anni di attività con una significativa svolta. L'istituzione, fondata nel 1979 per volontà di Giovanni Sapia, si è trasferita nella prestigiosa cornice di Palazzo San Bernardino, segnando così l'inizio di una nuova fase della sua storia. Grazie alla concessione dell’amministrazione comunale, l’Università Popolare trova una nuova casa all'interno di uno degli edifici più rappresentativi della città, simbolo di una rinascita culturale che si fonda sulla tradizione e guarda al futuro.
Sin dalla sua fondazione, l’Università Popolare di Rossano si è distinta per la sua missione di diffusione della cultura attraverso l’educazione permanente. Non si è limitata a offrire corsi di formazione, ma ha promosso conferenze e attività multidisciplinari, abbracciando diversi ambiti del sapere, dalla letteratura alle scienze, dalla giurisprudenza all’attualità. Questa visione inclusiva e aperta ha reso l’Università Popolare un punto di riferimento per la comunità locale, rispondendo alle esigenze culturali e intellettuali della popolazione. Oggi, il trasferimento a Palazzo San Bernardino segna non solo un cambio logistico, ma anche un rinnovamento simbolico dell’istituzione, che si appresta ad affrontare nuove sfide mantenendo saldi i propri principi fondatori. «Progetti futuri che già stasera hanno dato un segnale preciso: ricominciare da San Nilo, patrono di Rossano e simbolo di spiritualità orientale», ha dichiarato il direttore dell’Università, Gennaro Mercogliano, durante l'inaugurazione della nuova sede. Il riferimento a San Nilo non è casuale: la figura del santo, considerato uno dei principali riferimenti spirituali della città, rappresenta un forte legame con il passato ma anche una proiezione verso il futuro.
San Nilo al centro del nuovo progetto culturale
Il direttore Mercogliano ha sottolineato come la valorizzazione della figura di San Nilo, eroe della spiritualità orientale e promotore di una sintesi tra culture diverse, sarà uno dei pilastri del nuovo corso dell’Università Popolare. L'obiettivo è quello di promuovere una maggiore attenzione alla storia della città di Rossano e dell’intera area della Sibaritide, integrando queste radici storiche con le esigenze contemporanee della comunità. «La nostra attenzione sarà proiettata sempre di più sulla storia della città, della Sibaritide, ma dovrà dispiegarsi ancora sui sentieri culturali che abbiamo tracciato», ha affermato Mercogliano, ribadendo l'importanza di mantenere un approccio multidisciplinare e inclusivo. Con San Nilo come simbolo del futuro, l’Università Popolare si propone di riscoprire e promuovere il patrimonio storico e spirituale di Rossano, rafforzando il legame tra la città e le sue radici. In un’epoca in cui l'educazione e la cultura rischiano di essere schiacciate dalla superficialità e dal consumismo, l’Università Popolare si presenta come un baluardo contro l’impoverimento culturale e intellettuale, offrendo una risposta concreta alle esigenze della società contemporanea.
Il declino dell’interesse per la cultura e la risposta dell’Università
Durante l'incontro, il direttore ha espresso preoccupazione per il declino generale dell'interesse verso le discipline umanistiche e la storia, soprattutto tra i più giovani. «Purtroppo, devo notare che la scuola oggi registra un certo cedimento», ha dichiarato Mercogliano, evidenziando come l'Università Popolare si sia sempre posta come complemento alle istituzioni scolastiche tradizionali. Tuttavia, oggi la sua missione diventa ancora più urgente: «Oggi diventa una vera e propria esigenza strutturale e formativa, tale che gli alunni riscoprano l’amore per la storia, per la città, per gli interessi sociali che l’Università Popolare ha sempre perseguito», ha aggiunto. L'analisi di Mercogliano si inserisce in un quadro più ampio di preoccupazione per la progressiva perdita di interesse nei confronti della cultura, soprattutto quella legata alla tradizione umanistica. In un mondo sempre più dominato dalla superficialità e dall'esibizionismo, il centro formativo si pone come una risposta concreta per stimolare il senso critico e la curiosità intellettuale, proponendo corsi, seminari e conferenze che puntano alla formazione di cittadini consapevoli e culturalmente preparati.
Un futuro aperto alle nuove generazioni
Il trasferimento nella nuova sede di Palazzo San Bernardino rappresenta un’opportunità per consolidare e ampliare il proprio ruolo all'interno della comunità. Il prestigioso edificio non solo offre spazi adeguati per ospitare le attività culturali, ma diventa anche un simbolo del legame tra passato e futuro. La missione dell'Università non si esaurisce nell'offerta di corsi, ma si estende a un lavoro educativo più ampio, volto a stimolare il pensiero critico e a risvegliare nei giovani l’amore per la cultura, la poesia, la storia e l'arte. Come ha sottolineato Mercogliano, «Il senso critico oggi esiste, ma è sporadico. Non sono molti gli alunni che lo possiedono». In questo senso, l’Università Popolare si propone come un motore culturale che, attraverso un’offerta formativa completa e multidisciplinare, mira a coltivare le menti delle nuove generazioni, integrando tradizione e innovazione, passato e presente. Con questo ambizioso progetto, l’Università Popolare di Rossano si prepara a consolidare il suo ruolo di riferimento culturale non solo a livello locale, ma anche nel contesto più ampio della cultura italiana.