Lo spettacolo

“La vita per noi”, il riscatto della disabilità intellettiva attraverso la danza movimento terapia

VIDEO | All'Auditorium Guarasci di Cosenza protagonisti gli ospiti del centro di salute mentale di Montalto Uffugo. La psicoterapeuta Caterina Calomino: «Il corpo creativo consente loro di entrare in sintonia con gli altri» 

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di Salvatore Bruno
15 aprile 2024
22:30

Applausi e lacrime di emozione all'Auditorium Guarasci di Cosenza per gli ospiti del Centro di Salute Mentale di Montalto Uffugo, ricadente nel territorio del Distretto Asp Valle Crati diretto da Ottorino Zuccarelli.

Lavoro di squadra

Sotto la guida della psicoterapeuta Caterina Calomino e della psichiatra Renata Spataro, si sono riuniti nella compagnia Lo Specchio, mettendo in scena uno spaccato delle loro vite utilizzando il linguaggio del corpo. Una comunicazione non verbale e però penetrante, genuina, autentica, capace di instaurare una sintonia con il pubblico. Patrocinata dalla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Domenico Frammartino, e con la regia di Graziano Olivieri, l'iniziativa, condotta con il contributo dello psicologo Carlo Bruno e dell'educatrice Luigina Falcone, ha registrato la partecipazione dell'attrice Irene Olivieri e di Carmen Romano, garante dei diritti delle persone disabili del Comune di Montalto Uffugo.


Comunicare attraverso il corpo

«L'idea di questo spettacolo affonda le sue radici nel periodo precedente la pandemia - ha spiegato al nostro network Caterina Calomino - All'inizio i temi da sviluppare erano tre: rinascita, amore e amicizia. Con il Covid 19 abbiamo introdotto un quarto contenuto: la paura. E la paura è diventata il prologo della rappresentazione. La paura della malattia, della morte, della chiusura. Lavoriamo attraverso canali diversi; noi possiamo instaurare un rapporto con chiunque, ma dobbiamo avere la capacità di sintonizzarci sulle giuste frequenze. Ci sono persone con cui è difficile comunicare verbalmente. Le arti terapie utilizzano canali differenti. In particolare l'allestimento di questa compagnia è orientato ad impiegare la danza movimento terapia, quindi il movimento corporeo, il corpo creativo che ci consente di comunicare all'esterno, vissuti interiori profondi ed anche inconsci».

Mente, corpo e anima

L'iniziativa ha registrato i saluti del sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo e di Rita Benigno, portavoce della presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro. Di rilievo l'intervento di Roberto Boccalon, Presidente dell'International Association for Art and Psychology: «L'essere umano non è solo parola – ha affermato - è mente, corpo e anima. Le ricerche delle neuroscienze rivelano come lo sviluppo della persona sia da ricondurre a meccanismi inconsci di rispecchiamento. Per cui abbiamo tanti codici espressivi. Come dire... i bambini nascono con cento lingue e poi gli adulti gliene rubano novantanove. In questo lavoro artistico – ha aggiunto Boccalon – i protagonisti, con il loro percorso differente ma anche per mezzo delle risorse anch'esse differenti di cui dispongono, hanno portato in scena il loro arcobaleno di colori. Ci hanno dato una lezione di vita. L'attività creativa promuove il benessere – ha detto ancora – È un modo per promuovere una comunicazione espressiva attraverso strutture intermedie che precedono la parola. Dobbiamo valorizzare questi ponti di trasmissione alternativa. Penso che abbiamo assistito ad una utopia concreta: abbiamo visto come sia possibile mettere in moto un processo creativo che diventa una reazione a catena positiva».

Outsider Art

La vita per noi, questo il titolo dello spettacolo, adesso potrebbe varcare i confini regionali ed approdare al Festival dell'Outsider Art, ideato dal Comitato Nobel per i Disabili e dal Dipartimento di Salute Mentale di Bologna, in programma nell'edizione 2014, a Caltagirone.

Giornalista
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