Scienziato e chef: a 500 anni dalla morte Leonardo stupisce ancora

Celebrazioni in tutta Italia. Per l’occasione, il capo di Stato Sergio Mattarella visiterà insieme al presidente francese Emmanuel Macron la tomba del grande artista toscano. A Trani, invece, una balestra gigante sparerà una palla di fuoco in mare

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di Sonia Miceli
2 maggio 2019
11:13
Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci

Il 2 maggio 1519 moriva ad Amboise, Leonardo Da Vinci, una delle più grandi e illustri menti che – attraverso il suo genio – ha lasciato un’impronta indelebile nel Rinascimento italiano.

E proprio dalla città francese nella Valle della Loira che prenderanno il via le celebrazioni per festeggiare in grande stile i cinquecento anni trascorsi dalla sua morte.


Mattarella in Francia con Macron per celebrare il genio

Il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente francese Emmanuel Macron faranno visita alla tomba di Leonardo nel castello reale e alla Clos Luce, la sontuosa casa padronale nelle vicinanze in cui Leonardo visse e morì. Tra le personalità che interverranno alla cerimonia ci saranno tra gli altri l'archistar italiano Renzo Piano e l'astronauta Francese Thomas Pesquet.

Alla corte di Francesco I

Leonardo aveva 64 anni quando accettò l'invito di Francesco I, il sovrano francese appena 23enne che portò in Francia il Rinascimento, divenendo così il "primo pittore, ingegnere e architetto del re". Nei suoi tre anni ad Amboise, organizzò sontuose feste per la corte e lavorò per progettare una città ideale nella vicina Romorantin. Macron e Mattarella oggi visiteranno anche il castello di Chambord, la cui scala centrale a doppia elica è attribuita a Leonardo anche se la prima pietra fu posta 4 mesi dopo la sua morte.

Le iniziative a Firenze tra musica e botanica

Intanto è fittissimo il calendario di mostre, concerti ed eventi in tutta Italia.

Immancabile le celebrazioni nella terra in cui crebbe il cui grande genio, la Toscana. A Firenze il 2 maggio è una giornata di festa che comincia con la lectio di Claudio Magris in università. Il Maggio musicale fiorentino propone uno spettacolo inedito con aforismi dell’artista per voci di bambini, protagonista il Coro delle voci bianche insieme ad un’altra prima assoluta, “Leonardo machine”, il concerto con ottoni e percussioni.

Risale invece a pochi giorni fa l'annuncio di due studiosi che avrebbero recuperato una ciocca di capelli di Leonardo. Questa e altre novità verranno illustrate oggi alla Biblioteca Leonardiana di Vinci, in coincidenza con l'avvio della mostra "Leonardo vive" e l'inaugurazione del museo "Leonardo e il Rinascimento del vino".

Sono tre invece  le mostre nel capoluogo toscano in onore di da Vinci: una a Palazzo Strozzi sul Verrocchio, che fu maestro di Leonardo. A Palazzo Vecchio una selezione delle tavole del Codice Atlantico. Infine un progetto dedicato a Leonardo e la botanica. E in tutta la Valdelsa da aprile a luglio è possibile viaggiare con un bus dedicato sulle tracce di Leonardo.

A Trani la Balestra gigante di Leonardo sparerà una palla di fuoco

A Trani, in occasione dei 500 anni dalla morte del genio di Anchiano, verrà esposta una Balestra Gigante di Leonardo da Vinci.

La gigantesca opera, realizzata dall’ing. Giuseppe Manisco, pesa 4 tonnellate e mezzo, è lunga 22 metri e con un arco di 24 metri.

L’arma è posizionata in  piazza Re Manfredi, ai piedi del castello federiciano e della Cattedrale, e verrà azionata pubblicamente oggi, a partire dalle 18,30, scagliando una palla infuocata verso il mare. La Balestra sarà in esposizione dal 30 aprile sino al 10 maggio 2019.

L’ingegnere salentino, attento studioso della macchine leonardesche, ha riprodotto le dimensioni reali del progetto del genio di Anchiano, seguendo precisamente le indicazioni del grande scienziato anche per le dimensioni: “là dove si appicca la corda, 42 braccia” (24 metri dell’arco), e per i “tinieri” (22 metri).

Una struttura in legno, realizzata in sezioni lamellari, montata su 6 ruote per il movimento, costruita in maniera totalmente artigianale, persino con le stesse tecniche in uso all’epoca, ovvero forgiatura del ferro e lavorazione a mano del legno.

Il disegno a sanguigna e inchiostro della Balestra è custodito nei fogli del prezioso Codice Atlantico dell’Ambrosiana di Milano e non è stato mai realizzato dal genio proteiforme.

L’idea originale di Leonardo, come descritto nei quaderni del “Codex Atlanticus (1488-1489), foglio 149r, Armi varie e balestra gigante”, fu quella di costruire una balestra gigante in modo da aumentare la gittata del dardo, creando panico e spavento fra i nemici. Bisogna iscrivere l’idea del progetto nella temperie storica di quegli anni. Il grande scienziato toscano non realizzò mai molte delle macchine che progettò, egli infatti considerava la guerra “cosa bestialissima”, avendo in grande considerazione e rispetto l’uomo.

Fece anche lo chef

Leonardo da Vinci fu un osservatore della natura molto attento e i vari aspetti della vita comune furono per lui fonte di studio.

Nel corso della sua vita si occupò di architettura e scultura, di pittura, poesia, scenografia, anatomia, musica, zoologia, botanica, volo, astronomia, idraulica, geometria, matematica, ottica, invenzioni, tanto da essere considerato uno dei più grandi geni dell’umanità. E non solo. Non tutti sanno che Leonardo si cimentò nel mestiere di chef (professione che ai suoi tempi si chiamava Gran Maestro delle feste e dei banchetti) per diciannove anni presso la corte degli Sforza a Milano. Il genio toscano approfondì diversi studi sull’alimentazione, a livello teorico, ma anche molto pratico.

Aprì persino una locanda, chiamata “Le tre rane di Sandro e Leonardo”, su Ponte Vecchio a Firenze insieme al maestro Botticelli. Inoltre Leonardo scrisse più di 120 ricette di cucina, reinventando tra le altre cose gli spaghetti per come li conosciamo noi oggi (tratto dal libroLeonardo da Vinci e la dieta mediterranea”).

Una delle più recenti scoperte è stata una poesia in endecasillabi, scritta a margine di un suo disegno, tra le cui righe Leonardo consiglia norme per una sana alimentazione e regole comportamentali che si rivelano dopo cinque secoli ancora molto valide. Leonardo, insomma, aveva già all’epoca una visione della salute a 360°: oltre che di alimentazione, infatti, parla dell’importanza del sonno, della gestione delle nostre emozioni, di medicinali.

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