A Locri ricordati Orsi e Zanotti Bianco, gli archeologi che contribuirono alla riscoperta della Magna Grecia

Umberto Zanotti Bianco e Paolo Orsi, due archeologi, due figure di spicco del passato che con i loro studi hanno permesso alle generazioni future di conoscere e apprezzare l’enorme patrimonio artistico calabrese e non solo. A Locri, all’interno della Biblioteca Comunale “Gaudio Incorpora” di Palazzo Nieddu del Rio, un incontro promosso dall’Archeoclub cittadino, in collaborazione l’amministrazione comunale e il circolo di lettura A.R.A.S. di Roccella Jonica ha voluto raccontare le due illustri personalità e il loro impegno nella realizzazione di importanti scavi in Calabria (anche a Locri Epizefiri) e nel resto del Mezzogiorno d’Italia per mezzo della Società Magna Grecia, fondata nei primi anni ’20 da Umberto Zanotti Bianco ed alcuni componenti dell’ANIMI - Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia - proprio con lo scopo di raccogliere fondi per la promozione di scavi archeologici e di studi sui reperti.

«Sono due figure importantissime che con la loro indagine, con il loro studio certosino hanno contribuito in modo fondamentale alla scrittura e alla ricerca storiografica della nostra civiltà e della nostra tradizione - ha commentato il presidente dell’Archeoclub di Locri Nicola Monteleone - Umberto Zanotti Bianco è stato inoltre un ambientalista, filantropo ed educatore; mentre Paolo Orsi può essere definito il padre della Magna Grecia».

Nel corso dell’incontro, tra i vari interventi, intervallati dalle letture di Luisa Coluccio, anche la lectio magistralis dell’archeologa Maria Teresa Iannelli. L’evento svoltosi presso la Biblioteca Incorpora anticipa inoltre l’appuntamento dedicato in particolare a Paolo Orsi che si terrà a breve a Rovereto, città che ha dato i natali all’archeologo. «La Città di Locri sarò ospite a metà novembre al museo di Rovereto - ha spiegato Domenica Bumbaca, assessore alla cultura del Comune di Locri - andremo assieme alla direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Elena Trunfio e coinvolgeremo senz’altro anche l’Archeclub per continuare a parlare di Paolo Orsi e le due città andranno inoltre a gemellarsi».