Morano Calabro riapre le chiese, il sindaco: «Segnale di speranza per la comunità»

Da oggi fruibili le tre collegiate cittadine. Per i visitatori la possibilità di ammirare luoghi sacri in perfetta sicurezza

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di Vincenzo Alvaro
6 agosto 2020
16:04
La chiesa della Maddalena
La chiesa della Maddalena

Le tre chiese collegiate di Morano Calabro, vale a dire santi Aapostoli Pietro e Paolo, santa Maria Maddalena, san Nicola di Bari, saranno aperte al pubblico di visitatori da oggi e per tutto il mese di settembre. Tre strutture che rappresentano veri e propri musei stanziali, costellati di opere d’arte, arredi e architetture di primissimo livello, resteranno aperte dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30, offrendo la possibilità ai visitatori di essere ammirate in perfetta sicurezza e nella piena osservanza delle misure anti covid emanate sinora dalle istituzioni centrali e periferiche.

 


Lo comunicano il sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo, e i consiglieri Mario Donadio e Salvatore Siliveri, parlando di "Chiese aperte" come «segnale di speranza per la nostra comunità e in generale per il sistema produttivo locale». In piena armonia con le parrocchie, con le quali è stato sottoscritto un articolato protocollo d’intesa che disciplina modalità e tempi del servizio, sono stati predisposti gli accessi, i percorsi e le uscite. Al personale, opportunamente istruito dal Comune, è affidato il compito di garantire la fruibilità dei siti, di assistere i turisti e supervisionare i comportamenti tenuti all’interno del tempio.

«In un frangente molto delicato, come l’attuale, caratterizzato da una marcata incertezza e da un senso di smarrimento causati dalla pandemia in corso, pensiamo - hanno dichiarato gli amministratori - che riaprire al pubblico i nostri tesori costituisca un paradigma di rinascita per la cittadinanza e per gli operatori turistici e dell’accoglienza in genere». Sono numerosi i turisti che stanno premiando Morano Calabro per la sua proverbiale accoglienza e per questo il Comune ha voluto offrire occasioni di visita e scoperta delle meraviglie del borgo del Pollino.

 

Con l’operazione “Chiese aperte”» concludono De Bartolo, Donadio e Siliveri «mettiamo a disposizione dei visitatori i nostri scrigni d’arte, ciò che di meglio e più caro abbiamo, la parte migliore del nostro passato e del nostro presente, i monumenti, la cultura, la spiritualità popolare di cui siamo custodi e fieri estimatori. Lo facciamo con il cuore e le migliori intenzioni». Un grazie per la collaborazione gli amministratori hanno inteso rivolgerlo al vescovo della Diocesi di Cassano all'Jonio, Francesco Savino e ai parroci, don Claudio Bonavita e don Francesco Di Chiara.

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