Museo archeologico di Reggio, il restauro della Testa del Filosofo aperto al pubblico
Operazione resa possibile grazie all'iniziativa ministeriale Art Bonus. Le delicate fasi dell'intervento sull'antico reperto saranno visibili a tutti grazie al cantiere allestito in piazza Paolo Orsi
La Testa del Filosofo, straordinario reperto del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, sarà oggetto di un intervento di restauro volto a restituirne l’originaria bellezza e a garantirne la conservazione. L’opera, capolavoro della statuaria bronzea di età classica, fu ritrovata nel 1969 da Giuseppe Mavilla, nell’area di un relitto sommerso dinanzi alla spiaggia di Porticello, nei pressi di Villa San Giovanni.
Le operazioni di restauro saranno possibili grazie al generoso contributo del mecenate Pier Paolo Stillitano, che ha inteso dedicare l’elargizione in memoria del figlio Carmelo, nell’ambito dell’iniziativa Art Bonus, voluta dal ministro Dario Franceschini per incentivare il mecenatismo privato a favore del patrimonio culturale. Ad oggi, in tutta Italia, hanno beneficiato di Art Bonus quasi 2000 enti, grazie all’impegno di oltre 15.000 mecenati che hanno sostenuto un totale di 3700 interventi per un valore di circa 500 milioni di euro.
Al MarRC, dall’insieme degli interventi di restauro è nata una delle ultime esposizioni: Philía. Restauri sostenuti dai privati con l’Art Bonus, curata dallo stesso direttore Malacrino. Con il reperto di Porticello, datato alla metà del V secolo a.C., il MArRC, inoltre, ha ottenuto ad aprile il terzo posto al concorso nazionale “Progetto Art Bonus dell’anno 2019”, promosso dalla società Ales Spa e da Promo Pa Fondazione-Lubec e finalizzato a premiare ogni anno le migliori idee, scelte da pubblico, indirizzate a valorizzare e conservare il patrimonio culturale italiano con il sostegno dei privati.
La competizione quest’anno ha visto la partecipazione di 166 progetti, con un aumento del 40% rispetto alla precedente edizione e un incremento delle proposte provenienti dal Sud. Anche i dati sui voti ricevuti hanno registrato una sensibile impennata grazie anche alla possibilità di esprimere le preferenze tramite i social network dedicati.
E giovedì 8 ottobre, a Lucca, il direttore Carmelo Malacrino ritirerà il prestigioso riconoscimento per il Museo di Reggio. «È un risultato straordinario, che si inserisce nell’obiettivo, ormai consolidato, di coinvolgere direttamente il pubblico nella missione strategica del Museo – dichiara Malacrino. Un Museo di tutti: dinamico, inclusivo ed efficiente. I nostri visitatori possono già ammirare le delicate fasi dell’intervento in Piazza Paolo Orsi, dove è stato allestito un cantiere di restauro “aperto” al pubblico.Ringrazio l’impresa “Mantella Restauri Opere d’Arte”, affidataria del restauro che sarà diretto da Virgilio Vecchio, funzionario restauratore del MArRC, con il coordinamento scientifico dell’archeologa Daniela Costanzo e il supporto tecnico dell’architetto Elena Nicolò. E naturalmente le restauratrici del MArRC Irene Spuri e Barbara Fazzari, cui è affidato il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento. La Testa del Filosofo, già restaurata presso i laboratori dell’Istituto Centrale del Restauro negli anni 80 – aggiunge Malacrino – sarà sottoposta ad un delicato processo volto a garantirne l’integrità materiale e la migliore lettura delle superfici. L’intervento verrà preceduto da un accurato studio diagnostico atto ad ampliarne le conoscenze dei materiali, della tecnica esecutiva e dei fenomeni di degrado».
Il reperto non è l’unico a essere stato oggetto di interessanti operazioni di conservazione, ma segue altri progetti che in passato hanno consentito di recuperare, grazie al progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo, opere del calibro del Cavaliere di Casa Marafioti, della Testa di Basilea e del Kouros di Reggio.