Il Nobel per la medicina: «In Calabria ricercatori di altissimo livello»

Bruce Beutler è stato in visita a Tropea dietro invito del presidente della Confcommercio Servizi di Vibo Valentia Domenico De Lorenzo. Al rientro da una munifica escursione alle isole Eolie promossa dalla società Porto di Tropea, ha parlato alla Calabria ed ai suoi giovani

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30 settembre 2019
15:00

Ascoltare le parole di un premio Nobel per la medicina sotto la rupe di Tropea al tramonto, di fronte ad un paesaggio arcaico e ad una mente fulgida, è un lusso per pochi eletti. E questo lusso la sottoscritta l’ha sperimentato proprio nei pressi del Marina Yacht Club Resort del Porto di Tropea, dove Bruce Beutler, ospite del presidente della Confcommercio Servizi di Vibo Valentia Domenico De Lorenzo, - al rientro da una munifica escursione alle isole Eolie a bordo del Panta Rei (un 72 piedi messo a disposizione dalla società Porto di Tropea) -  ha espresso la sua ammirazione per il paesaggio antico, la fiducia nel futuro della Calabria, l’ottimismo per la scena accademica regionale. Parole di miele, ad iniziare da quelle riservate ai ragazzi, agli studenti che a Catanzaro lo hanno accolto con calore ed entusiasmo rari, nei giorni scorsi, in occasione della laurea ad honorem conferitagli proprio dall’Università Magna Graecia. «È stata un’accoglienza calda e splendida – ha dichiarato l'immunologo, insignito nel 2011 della massima onoreficenza riservata agli accedemici, nel corso della sua serata calabrese, ammorbidito forse dal fascino di uno degli approdi più suggestivi del Mediterraneo -. Un benvenuto in pieno stile italiano, affettuoso e sincero».

Un grande futuro

E proprio sulle potenzialità del nostro paese e dei nostri giovani, il luminare ha espresso i pareri più rosei. «La vostra Università potrà avere un grande futuro. Ho parlato con persone di altissimo livello, con una qualità individuale enorme. Per fare un centro di ricerca, e farlo funzionare, non ha importanza il luogo. Hanno importanza le persone. Le menti. La qualità dell’innovazione tecnologica. Tu puoi costruire il tuo centro di eccellenza ovunque, anche in un territorio marginale, lontano dai poli esistenti. Quello che conta, non è la vicinanza. È l’impegno, ed il livello delle menti e degli investimenti. Io - ha proseguito - lavoro a Dallas, a centinaia di migliaia di chilometri dagli atenei più prestigiosi d’America. Ma questo non ha mai inficiato la qualità del mio lavoro, non lo ha mai compromesso. Non dobbiamo essere per forza vicini, per far funzionare le cose».


I migliori? quelli che pensano diversamente

Infine, la lezione di vita, la frase scolpita nella roccia, che da un mentore simile si accetta come un dono: «Le menti più brillanti sono quelle che scelgono percorsi diversi da quelli di tutti gli altri. Gli scienziati migliori non fanno quello che fanno tutti: pensano diversamente. Seguono altre strade». Ed è per questo motivo che la Calabria, sembra far intuire, si salverà per la bellezza dei suoi giovani. Dei suoi studenti. Delle sue menti. Mentore del Nobel, il collega di origine calabrese Michael Carbone. Lui, massima autorità mondiale nel campo dei tumori della pleura, direttore del Cancer Institute di Honolulu, con oltre 450 dipendenti al suo attivo, torna ogni trimestre in Calabria, proprio per l’amore che lo lega alla sua terra, alle sue bellezze, alla sua storia. «Questo è il paese più bello del mondo – ha dichiarato emozionato, di fronte allo spettacolo mozzafiato della rocca di Tropea al tramonto, appena sbarcato dal Panta Rei -. Torno in Calabria ogni volta che posso. E questa volta ho toccato con mano che ci sono ragazzi splendidi, menti brillantissime nelle nostre Università, che non hanno nulla da invidiare a quelle che si possono trovare nei migliori atenei del mondo. Noi regaliamo, ogni anno, questo capitale umano preziosissimo al resto del mondo. È ora di finirla, è ora di invertire la rotta».

Non siamo il sindacato delle partite Iva

A corredo della serata, la dichiarazione congiunta di Domenico De Lorenzo e del presidente di Confcommercio Calabria Centrale Pietro Falbo, anch’egli presente a Tropea, ad accogliere la delegazione di accademici. «La nostra categoria non è un sindacato di partite Iva - hanno reso noto i dirigenti -. Bensì, è un soggetto che vuole e che può portare sviluppo, cultura, opportunità e confronto. E intende farlo, con un lavorio diplomatico, di buoni uffici e pubbliche relazioni, come questo. Un impegno che passa anche dall’accoglienza di personaggi di livello mondiale, e dal favorire la diffusione di testimonianze del genere. L’invito al Nobel ed al professor Carbone, vanto calabrese ed amico personale, è la prova di come Confcommercio sia attiva sul territorio».

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