Dalla Germania a Paola per i 500 anni: la birra di San Francesco torna a casa

Una versione speciale della bevanda prodotta dai frati minimi sin dal 1634 in terra tedesca verrà presentata in occasione del V centenario della canonizzazione del santo amato e venerato in tutto il mondo

di Francesca  Lagatta
5 aprile 2019
16:16
Padre Antonio Casciare durante il viaggio in Germania
Padre Antonio Casciare durante il viaggio in Germania

In occasione del V centenario dalla canonizzazione di San Francesco da Paola, i cui festeggiamenti sono previsti dall'1 al 4 maggio, a Paola verrà presentata una birra particolare, prodotta da padre Antonio Casciaro, frate del santuario francescano, Emanuele Carnevale, componente dello staff del sindaco Roberto Perrotta, ed il mastro birraio del noto marchio di birra Paulaner. Nella giornata del 2 maggio si terrà una conferenza stampa per raccontare i dettagli di ciò che avverrà quella stessa sera. In piazza IV novembre si verificherà l'apertura della preziosa botte di birra, che al momento si trova a riposo negli stabilimenti di Nockhberg della Paulaner, a Monaco di Baviera, dove resterà in totale quattro settimane.

Ma qual è il legame tra la birra Paulaner e il santo della città di Paola, amato e venerato in ogni angolo del mondo?


L'origine del nome Paulaner

Forse non tutti sanno che il birrificio Paulaner, fondato nel 1634 in Germania, deve il suo nome all'ordine monastico dei frati Minimi fondato da San Francesco da Paola, che proprio per questo erano chiamati "paolani" anche in territorio tedesco. I frati stabilirono un loro convento a Neuhauser Straße, a Monaco, e iniziarono a produrre birra per necessità, come avvenne anche in altri ordini monastici. La necessità era quella di attenuare i morsi della fame dovuti alla quaresima, che per i Minimi è perpetua e costante e prevede quindi lunghi digiuni ed astensione dal cibo. In assenza di refrigeratori, la birra risultava particolarmente forte nella gradazione e rappresentava un ottimo riempitivo. Già all'epoca veniva prodotta la qualità Salvator, 7,9% vol, che tutt'oggi continua ad essere commercializzata. Proprio in queste settimane, negli stabilimenti di Nockhberg si tiene un festival in cui, tra musica, cucina tipica bavarese e costumi tipici, la Salvador scorre a fiumi ed è molto apprezzata dai giovani.

Il rapporto che si rinnova

Su impulso di Michele Vadino, componente della commissione Turismo, di Francesco Sorace, vicepresidente del consiglio comunale di Paola, e Marianna Saragò, assessore alla Cultura e al Turismo, nei giorni scorsi una delegazione paolana è partita alla volta di Monaco di Baviera per rinnovare il rapporto centenario tra la città di Paola e il birrificio Paulaner. All'iniziativa, tra gli altri, hanno preso parte padre Antonio Casciaro ed Emanuele Carnevale, che hanno colto l'occasione per intensificare anche i rapporti con le istituzioni locali e sostenere lo sviluppo dei reciproci territori nel nome di San Francesco.

La soddisfazione di Sorace

Il vicepresidente del consiglio comunale paolano, a cui va gran parte del merito, non sta più nella pelle: «Esprimo compiacimento e soddisfazione per questo risultato raggiunto - ha detto Sorace - e voglio ringraziare quanti hanno reso possibile ciò, a partire dal sindaco Perrotta che mi ha dato la possibilità di lavorare a questa bella ed interessante iniziativa». Sorace continua. «Voglio ringraziare anche l’assessore Saragò e il dottor Vadino, ringrazio i frati minimi che hanno accolto l’invito a partecipare ed infine ringrazio il dottor Alex Zanghi, amministratore delegato Italia della Paulaner, che ha fatto sì che questa iniziativa prendesse forma». Poi conclude: «Penso e spero sia solo l’inizio di tante e interessanti iniziative che porteremo avanti con questa importante azienda».

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