Tradizioni e turismo

Pasqua, in Spagna i riti della Semana santa generano un indotto da 400 milioni di euro

FOTO | Sono 58 le processioni che si svolgono in Andalusia e che attirano milioni di turisti e visitatori da tutto il mondo

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di Redazione
19 aprile 2022
12:21

Un introito di circa 400 milioni di euro, circa l'1,3% del Pil locale, a fronte di un investimento comunale di soli 9 milioni. Sono i risultati fatti registrare dall’edizione 2019 dalla Semana Santa, evento identitario distintivo (EID) che da decenni porta a Siviglia, capitale della regione autonoma dell’Andalusia, nel sud della Spagna, milioni di turisti e visitatori. A commentare il valore economico dell’evento di fede e tradizione utilizzato da quel governo regionale come leva strategica di programmazione turistica, è stato oggi (venerdì 15) Lenin Montesanto, ideatore e promotore dal 1997, attraverso il laboratorio culturale di Otto Torri sullo Jonio, dell’analisi dei marcatori identitari distintivi (MID) come nuova chiave di lettura nella progettazione delle politiche per i turismi, in collegamento da quella terra, icona dell’identità Al-Andalus. «La Semana Santa – ha esordito - grazie alla sua fama universale, rappresenta il principale indotto turistico di questa regione e attrae milioni di visitatori da tutto il mondo».

Nell’ambito della trasmissione Prima della notizia di LaC News24 dello scorso venerdì, Lenin Montesanto si è collegato in diretta proprio da una delle 58 processioni animate dai nazareni e dai costaleros che trasportano a spalla le pesanti immagini religiose (pasos), tra questi, in continuazione ininterrotta per tutta la settimana, il Jesús del Gran Poder, la Macarena, la Esperanza de Triana e il Cristo de los Gitanos.


«La Settimana Santa di Siviglia – ha detto il comunicatore - si celebra fin dal Cinquecento. Circa 50000 persone si travestono da nazareni. Dall’imbrunire fino a notte fonda – ha spiegato l’ideatore dei MID -  si avvicendano continuamente processioni. Malgrado la processione di ogni confraternita parta dalla propria chiesa e si snodi lungo un percorso prestabilito, tutte devono attraversare la cosiddetta carrera oficial, che inizia in via Campana e termina con l’arrivo alla Cattedrale, per poi ritornare alla chiesa di partenza, seguendo un itinerario diverso da quello dell’andata. Alcuni dei momenti più suggestivi delle processioni sono scanditi dalle saetas: si tratta di motivi flamenchi che la gente canta a cappella dai balconi, per rendere omaggio alla sacre immagini».

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