Da Matera a Pizzo, andata e ritorno: l’identità calabrese in mostra

È in corso la manifestazione Diari meridiani, che fino a domenica accenderà i riflettori sugli aspetti identitari della nostra regione, nel segno delle iniziative dell’Anno europeo della cultura ospitate nella città dei Sassi

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di Redazione
19 marzo 2019
19:28
Un momento dell’inaugurazione
Un momento dell’inaugurazione

Tante persone e grande interesse per la manifestazione “Diari Meridiani - Matera 2019, andata e ritorno”, organizzata nella loggia della Tonnara di Pizzo e promossa dall’associazione Nish con il contribuito della Regione Calabria e il patrocinio di Matera 2019.
«Un progetto articolato – si legge in una nota -, tra aspetti antropologici, una installazione museale e incontri serali che andrà avanti fino a domenica 24 marzo». Nish ha deciso di mettere a tema due degli aspetti identitari del territorio vibonese e costruirci su un progetto che vede in Matera non solo un luogo fisico, ma anche una meta a cui ispirare attraverso percorsi culturali che «partano dal passato, analizzino l’oggi e pensino al futuro».

 


Come hanno spiegato Erica ed Ivano Tuselli per Nish, Pino Zappalà direttore dell’Extramuseum di Torino ed Eugenio Attanasio, della Cineteca della Calabria, il team che ha costruito il progetto, «gli aspetti identitari che abbiamo voluto unire sono per noi il giusto sunto di questo territorio non solo dal punto di vista geografico: da un lato Pizzo con l’epopea delle sue Tonnare, che per quando concluse hanno dato modo il là ad una industria tonniera che oggi compete a livello mondiale, e dall’altro i maestri vasai di Gerocarne che ancora sopravvivono e che puntano al futuro. Ad unirli sicuramente il lavoro, che passa dalle mani e che ha cementificato le comunità locali».

 

Soddisfatti per questa sinergia - si legge ancora nella nota -, che apre un nuovo capitolo anche nei percorsi culturali per la provincia di Vibo Valentia, i due sindaci presenti: Gianluca Callipo di Pizzo e Vitaliano Papillo di Gerocarne, qui anche nella doppia veste anche di presidente del Gal Terre Vibonesi.
«Entrambi hanno sposato il progetto di cui Nish è capofila – proseguono gli organizzatori -, puntando sulla cooperazione territoriale e facendo delle differenze i punti di forza dell’evento».
L’istallazione messa a punto si muove tra video e foto d’epoca, pannelli iconografici, oggetti e produzioni inedite, il tutto messo a punto da un gruppo di lavoro assemblato per l’occasione da Erica Tuselli e diretto da Pino Zappalà, composto da under 35. I due videomaker Giuseppe Pascale e Giorgio Sergi, hanno curato le interviste agli ultimi tonnaroti pizzitani ed il documentario sulle due famiglie di Gerocarne che portano avanti la tradizionale lavorazione dell’argilla. A Francesco Barberio, designer di San Giovanni in Fiore, il compito di trovare il giusto modo di far coesistere questi due mondi all’interno delle grandi sale della Loggia della Tonnara, la casa naturale di tutta la manifestazione, insieme anche alle opere del maestro Antonio La Gamba e dei suoi allievi della bottega Limen e ad uno stand della Tonno Callipo, che ha voluto mettere in mostra quelle che sono le scatolette storiche prodotte negli ultimi 100 anni di attività dell’azienda.

 

L’istallazione è visitabile fino a domenica, con apertura al pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Oggi, alle 18:30, il primo ospite illustre: Ninetto Davoli, per parlare di cinema, della Calabria ma anche di Pasolini, che proprio ad Ariola di Gerocarne contribuì alla costruzione di un ponte.

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