L’incontro

Reggio Calabria, la cultura come incontro tra i popoli: Leonida edizioni festeggia 20 anni

VIDEO | A palazzo Alvaro l’iniziativa, moderata da Angelica Artemisia Pedatella, scandita da testimonianze di autori e collaboratori. Presente il fondatore Domenico Polito

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di Anna Foti
20 aprile 2024
08:55

«Il nostro progetto editoriale si ispira alla cultura come impegno sociale, viatico di conoscenza dei popoli e dialogo». Questa la visione che ha attraversato i 20 anni della casa editrice Leonida nata a Reggio Calabria nel 2004, come evoluzione di società di distribuzione editoriale. A spiegarlo è il suo fondatore Domenico Polito.

“20 anni e una casa editrice” è stato infatti il titolo dell’incontro svoltosi a palazzo Alvaro, sede della città Metropolitana di Reggio Calabria, nella sala Francesco Perri. Moderato da Angelica Artemisia Pedatella, è stato scandito da testimonianze di autori e collaboratori e si è avvalso di un video per raccontare i momenti più salienti dei due decenni di attività. L’evento è stato anche al centro di "Eclipse due come voi" programma ideato e condotto da Carlo Arnese e Nicoletta Marra.


827 pubblicazioni, oltre 2000 incontri culturali, 23 scrittori stranieri e 650 scrittori italiani: solo dei numeri esemplificativi di un cammino che ancora ha molti traguardi da raggiungere.

«Investire sulla cultura è oggi un atto coraggioso ma necessario per una comunità che nella lettura e nella scrittura matura gli strumenti culturali necessari per comprendere quanto accade intorno. Un atto coraggioso nel senso etimologico del termine di "cor habeo" avere cuore e mettere il cuore in quello che si fa, come ha fatto Domenico Polito portando la sua casa editrice a compiere 20 anni». È quanto ha sottolineato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

L'incontro nel segno dell'Armenistica

«La casa editrice Leonida ha scelto pubblicare l’opera omnia di Yeghishe Charents, il più celebre poeta armeno del Novecento. All’università La Sapienza abbiamo deciso di sostenere l’insegnamento della Lingua e della Cultura Armena. Casualmente queste due avvenimenti sono accaduti in contemporanea e così io e Domenico Polito ci siamo incontrati. Lo scorso anno alla Sapienza abbiamo presentato la pubblicazione “Io della mia dolce Armenia. Antologia delle opere poetiche (1911-1922)” di Yeghishe Charents. Testo armeno a fronte edita da Leonida. Sono, dunque, molto contento di essere in questa bellissima città per celebrare questo anniversario e per poter dare il mio sostegno a Leonida Edizioni. Auguro a questa casa editrice di continuare per più di altri vent’anni, per 100 anni, a crescere, mantenendo sempre questo coraggio e questa qualità». Così, Giorgio Piras professore di Filologia classica presso l’università La Sapienza di Roma.

La condivisione di intenti e valori

«Lo scorso anno ho scelto per la mia silloge Leonida edizioni tra tre editori, di cui due abbastanza grandi. Mi sono innamorato del lavoro che fa Domenico sul territorio con la sua Leonida edizioni e quindi ho deciso di pubblicare con lui la silloge “Eros e thanatos”. Da lì è nata una collaborazione sempre più stretta che mi onora di essere parte delle iniziative che promuove. Nella filosofia di fondo della casa editrice ha riconosciuto delle affinità con il mio mondo di pensare. Ho pubblicato con Domenico anche una la seconda silloge “Sulle piccole cose del mondo”, selezionata per essere tradotta in armeno. Sono molto onorato di questo.

Auguro a Leonida Edizioni di continuare a crescere con l’auspicio di ritrovarci qui tra altri vent’anni tutti insieme. Il gruppo di persone che questa casa editrice ha messo insieme è di per sé una ricchezza per essa e nelle nostre vite. Abbiamo piacere nel ritrovarci insieme. Con Giorgio Piras e con gli altri, torno volentieri qui. Speriamo di poter contribuire alla crescita di questo progetto culturale». Così Guido Perboli, professore ordinario di Ricerca operativa e Intelligenza artificiale al Politecnico di Torino.

Sparta come la Calabria

«L’incontro con questa casa editrice è stato per me molto significativo. Anche io - ha spiegato Angelica Artemisia Pedatella - sono convinta che la Calabria abbia un forte legame con la cultura classica. Un legame, per altro, molto contemporaneo. Sono, per altro, appassionata di Sparta e Leonida fu il nome di un re spartano. Condivido il manifesto della Leonida edizioni e, dunque, sono convinta che ognuno di noi può difendere col proprio scudo ideale il compagno. Se facessimo altrettanto in Calabria, sostenendo la sua cultura, riusciremmo a portarla alla ribalta nazionale e internazionale come del resto ha fatto la casa editrice Leonida pubblicando autori di rilievo internazionale. Potremmo accostare la Calabria a Sparta.

Atene sicuramente ha avuto una grande capacità di marketing nella storia ma quanto è veramente e profondamente greco è nato a Sparta. Lì è nata la tragedia. Sparta è stata piena di filosofi e poeti. A Sparta è nata la disciplina del combattimento come arte, poi ereditata dall’Impero romano con Roma che ha dominato il mondo. Sparta, tuttavia, è rimasta al margine della storia, come la Calabria. Domenico Polito ha dedicato molte pubblicazioni a Sparta e quei suoi valori che noi calabresi dobbiamo rendere attuali. Sparta è stata grande e ha fatto grandi cose ma sono ancora un pò nascoste dobbiamo tirarle fuori. Lo stesso dobbiamo fare anche in Calabria». Così Angelica Artemisia Pedatella, regista, autrice, performer e moderatrice dell’evento.

Dalla Calabria al Caucaso

«In questi venti anni - ha spiegato il direttore editoriale Domenico Polito - abbiamo lavorato per ampliare i nostri confini. La nostra politica editoriale è segnata dall’apertura, materializzatasi attraverso il rapporto di collaborazione che abbiamo instaurato negli anni scorsi con due paesi del territorio caucasico: la Georgia e l’Armenia. Due paesi distanti dal nostro solo dal punto di vista geografico perché, invece, molto vicino per affinità culturali.

Questo rapporto di collaborazione si è sviluppato attraverso la pubblicazione in lingua italiana dei libri di autorevoli rappresentanti del mondo della cultura di quei paesi. Non ultima la pubblicazione che ruota attorno alla figura di un mostro sacro della letteratura mondiale, il poeta armeno Yeghishe Charents. Per primi in Italia abbiamo pubblicato in lingua italiana la sua opera in tre volumi. Vittima delle purghe staliniane, fu riscoperto e liberato dall’oblio letterario da Gorbaciov.

La sua opera è punta di diamante della nostra rassegna letteraria Xenia book fair, una manifestazione che da anni si svolge all’arena dello Stretto di Reggio Calabria e che tornerà anche quest'anno. Partecipano tanti scrittori provenienti da quell’area geografica. Si alternano in una serie di incontri utili a tracciare un percorso storico - filosofico che abbraccia idealmente le varie epoche quindi dall’età antica sino all’età contemporanea, quindi dall’unicità della virtù socratica sino all’etica dell’alto di Emmanuel Levinas. Prosegue, così, la nostra opera di prima pubblicazione in lingua italiana di autori georgiani e armeni». Così ha concluso il direttore editoriale di Leonida edizioni, Domenico Polito.

Giornalista
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