Riaperture scuole in Calabria, Savaglio: «Aule garantite per il 90 per cento degli alunni»

L'assessore regionale all'istruzione traccia il punto della situazione in vista del 24 settembre: «Dei circa 127mila studenti calabresi, è necessario trovare gli spazi per altri 14mila». Tra i risultati ottenuti, le 70mila assunzioni per l'organico della didattica e il personale Ata

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di Redazione
29 agosto 2020
18:00

In merito alla riapertura delle scuole, l'assessore regionale all'istruzione Sandra Savaglio esprime alcune considerazioni in risposta alle parole pronunciate dai consiglieri regionali Domenico Bevacqua e Francesco Pitaro, lette a mezzo stampa: «Rispondo – afferma - anche sicura di avere il supporto dei miei altri colleghi della Giunta indirettamente interessati, nello specifico Gianluca Gallo per la competenza sulle politiche sociali, l'assessore Domenica Catalfamo, per trasporto ed edilizia scolastica, oltre che, naturalmente, la presidente Jole Santelli: tutti in prima linea per affrontare le difficili questioni legate alla chiusura delle scuole. Il mio assessorato si occupa con continuità dall'inizio dell'emergenza della situazione».


La questione scuola

«Il mio primo appello agli insegnanti per impegnarsi nella Didattica a distanza - ricorda l'assessore Savaglio - è del 19 marzo scorso. A seguire, la mia richiesta nei confronti dei colleghi universitari del dipartimento di informatica (matematica e ingegneria, prontamente accolto) per aiutare gli insegnanti non abituati alla Dad. L'ultima è di ieri, 29 agosto, per incoraggiare i docenti a fare il test sierologico prima possibile per la loro sicurezza e quella degli studenti. Sin dall'inizio siamo stati costantemente presenti come Regione Calabria alle conferenze con le Regioni (praticamente a cadenza settimanale) sia per quanto riguarda quelle politiche che quelle tecniche. Abbiamo partecipato a tutti gli incontri organizzati dal Ministero dell'Istruzione con la presenza di Lucia Azzolina. Il mese di luglio l'ho anche incontrata personalmente presso la sede centrale dell'Ufficio scolastico regionale a Catanzaro Lido. Insieme a tutte le altre regioni, abbiamo sempre chiesto più presenza e collaborazione del governo, inizialmente spaesato dall'emergenza».

L’aumento del personale e dei trasporti

 Tra le numerose richieste, evidenzia l’assessore, l'aumento dell'organico e dei trasporti: «È noto il nostro impegno per fornire, agli studenti più bisognosi, il mezzo fisico per la Dad (i tablet o simili). Dopo la chiusura dell'anno scolastico 2019/2020, abbiamo iniziato subito a pensare alla riapertura in sicurezza e in presenza (sappiamo bene che famiglie non aspettano altro). Tuttavia – evidenzia -  ci siamo scontrati subito con una realtà che sapevano essere più complessa: mancano gli spazi in alcune scuole sovraffollate. In altre, gli spazi abbondano. Per non parlare della situazione trasporti». Così «abbiamo sollecitato lo stop della chiusura degli istituti con pochi alunni (dimensionamento), un'operazione che viene fatta tutti gli anni. Questa volta è diverso. In questa estate abbiamo organizzato un utilissimo tavolo permanente e abbiamo già effettuato diversi incontri alla Cittadella, sede della Giunta. Sicuramente positivi (anche se accesi, ma questo è del tutto normale) sono stati i confronti tra Usr, Province, Comuni, sindacati, associazioni sulle disabilità».

 

E ancora: «Il nostro ruolo è stato quello di fare incontrare le parti e di chiedere la collaborazione di tutti, perché è solo in questo modo che possiamo raggiungere l'obbiettivo di far tornare gli studenti a scuola. Attraverso il monitoraggio di tutti gli Istituti scolastici regionali (un lavoro, ricordiamolo, fatto dall'ufficio direttamente competente, ovvero Usr e aggiornati settimanalmente), siamo venuti a conoscenza, durante l'ultimo incontro (26 agosto) di situazioni estreme. Per esempio, dalle tabelle risulta la richiesta di più di 600 aule da parte di un plesso, una cosa che ci è apparsa a dir poco bizzarra».

La riapertura il 24 settembre

Sulla scelta di far rientrare gli studenti in classe: «Tutti insieme - conferma l'assessore Savaglio - abbiamo deciso di riaprire le scuole il 24 settembre anziché il 14 (quindi 10 giorni dopo la data decisa dalla gran parte delle regioni), accogliendo le sollecitazioni di grandi centri urbani dove i sindaci sono a lavoro per il recupero di altri spazi. I dati appena arrivati indicano che siamo arrivati a garantire le aule per quasi il 90% degli studenti. Dei circa 127mila studenti calabresi, è necessario, nelle 4 settimane che rimangono, trovare gli spazi per altri circa 14mila. Lo start del 24 è frutto dunque di una grande azione di concertazione con tutti gli attori interessati, risultante proprio dai tavoli che abbiamo organizzato e che sono il risultato del lavoro dei suddetti. Slittare l'apertura permetterà anche di svolgere le votazioni per il rinnovo delle amministrazioni e per il Referendum senza dover interrompere le attività poco dopo averle iniziate. Molti istituti scolastici, come sappiamo, sono seggi elettorali e non avendo trovato sedi alternative pur avendolo chiesto al Governo, logisticamente ci è sembrato più giusto aprire dopo».

Le assunzioni

In merito all’incremento del personale: «Sempre il 26 agosto, ho partecipato, insieme ad una sessantina di rappresentanti delle istituzioni regionali di tutta Italia, ad un tavolo politico con il ministro degli affari regionali Boccia, dell'istruzione Azzolina, della salute Speranza e dei trasporti de Micheli. Abbiamo ottenuto risultati importanti, con, ad esempio, più di 70mila nuove assunzioni per l'organico della didattica e il personale Ata (un risultato che non ha precedenti negli ultimi anni). Ancora siamo in ritardo con i banchi che il Governo garantisce arriveranno a tutti entro fine ottobre. Poco chiara la situazione per l'aumento degli organici degli insegnati di sostegno. Infine, sono previsti 200 milioni di euro subito per i trasporti, con la proposta del governo di partire con bandi super veloci per acquisto di nuovi mezzi anche dai privati».

Gli studenti più fragili

Infine, nel prossimo incontro alla Cittadella si discuterà sulle situazioni di disagio delle persone più in difficoltà: «Per esempio, parlo delle famiglie dei ragazzi autistici (quelli in situazioni gravi sono quasi il 2%). Poi, stiamo pensando ad un incontro direttamente alle sedi delle 5 provincie calabresi, per toccare con mano la situazione aule mancanti (e come fare per affidarsi a spazi vuoti, che sappiamo benissimo essere tanti nella nostra regione)».

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