Roccella: il rione Sant’Antonio in festa tra cultura, tradizione e identità marinara
VIDEO | Lo storico quartiere dei pescatori ha ospitato tre giorni di iniziative per riscoprire una vocazione quasi dimenticata
Un’operazione culturale di recupero di quella che anticamente rappresentava l’unica fonte di sostentamento per tante famiglie e un’occasione per gustare i piatti al sapore di mare preparati secondo le tradizioni del passato, quando i pescatori tornavano a casa a preparare il pescato di giornata. A Roccella Jonica buona la prima per la festa marinara, la kermesse che per tre giorni ha animato il quartiere Sant’Antonio, anticamente il rione dei pescatori, tra mostre, convegni, street food e concerti con un unico filo conduttore: riscoprire la cultura marinara come pilastro della storia della cittadina della Locride.
«Abbiamo cercato di coniugare la tradizione del passato con la modernità attuale – ha espresso l’assessore comunale Domenico Cartolano - e questo vuole rappresentare un messaggio ben chiaro, la marineria roccellese rappresenta un caposaldo della cultura di questo paese. Grazie al contributo di tanti sono sicuro che riusciremo a valorizzarla sempre di più». Nel corso della kermesse è stata inaugurata anche la galleria del mare, lo storico sottopasso che da luogo di degrado è diventato spazio di memoria attraverso le foto storiche che mostrano l’intera lavorazione del pesce, dalla mattanza alla produzione.
«Questa manifestazione ha un valore non solo di rievocazione storica – è il pensiero di Maria Carmela Ferrigno, dirigente scolastico in pensione e anima dell’associazione “Roccella com’era” - ma anche di trasmissione di valori alle nuove generazioni che disconoscono completamente la marineria, che dopo gli anni ’60 ha cessato di avere un ruolo determinante a Roccella».