La programmazione

Teatri calabresi, le strategie della Regione nel Piano triennale 2022/2024

La giunta ha deliberato il riordino degli ambiti di intervento finanziario. Sarà prioritario il sostegno alla produzione, alla distribuzione teatrale e alle residenze e centri di residenza 

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di Claudio Labate
3 ottobre 2022
21:20
Il teatro Politeama (foto d’archivio)
Il teatro Politeama (foto d’archivio)

Dopo la lunga sosta dovuta alle elezioni politiche del 25 settembre riprende l’attività politica della Regione Calabria. Se da una parte il presidente Occhiuto dovrà sciogliere i nodi che riguardano la sua giunta con la sostituzione di due assessori, Fausto Orsomarso e Tilde Minasi, eletti a Montecitorio rispettivamente in quota Fratelli d’Italia e Lega, anche il Consiglio regionale avrà il suo da fare, con in primis il presidente dell’Assemblea Filippo Mancuso, che sarà impegnato, in virtù dell’attivazione dei poteri sostitutivi, nella definizione di quelle che sono una settantina di nomine di competenza del Consiglio negli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo della Regione, con l’indicazione di tre membri nel Corecom e le tredici componenti della Commissione pari opportunità. Senza dimenticare l’elezione delle autorità Garanti quali il Difensore civico, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Garante della Salute e il Garante regionale dei detenuti.

Una serie di nomine che, va ricordato, sono state congelate per evitare interferenze proprio in concomitanza della parentesi elettorale.


Il Piano triennale per il Teatro

Ma l’attività a Palazzo Campanella riprende ufficialmente con la convocazione della Terza Commissione Sanità, per domani mattina alle ore 11. All’ordine del giorno dell’organismo consiliare guidato dal forzista Michele Comito una proposta di legge e due audizioni, con la Lega italiana per la lotta contro i tumori e l’organizzazione di volontariato la voce di una è la voce di tutti in tema di endometriosi.

Tutti gli occhi sono però puntati al rilascio del parere sulla legge n°9 della giunta regionale riguardante l’approvazione del Piano degli interventi per il triennio 2022/2024 previsto dall’ex Legge Regionale n. 19/2017, che definisce le finalità generali, le modalità attuative e le diverse tipologie degli interventi in materia di teatro che saranno realizzate nel prossimo triennio.

Il Piano si prefigge di rafforzare e strutturare il sistema dell'offerta culturale e dell'industria creativa legata alle attività teatrali. E Per tali motivi si ritengono particolarmente prioritari gli interventi concernenti il sostegno alla produzione, alla distribuzione teatrale e alle residenze e centri di residenza nonché ai progetti speciali, in quanto capaci di favorire lo sviluppo dei soggetti promotori della cultura teatrale.

Grazie anche all’inserimento nel programma del piano di sviluppo e coesione della scheda denominata Attività teatrali, per l’importo di 7 milioni 200 mila euro, la Giunta ha disposto per il 2022 una dotazione di poco più di 3 milioni di euro e 2 milioni e 800 mila euro per il 2023 e il 2024.

Nel quadro della pianificazione triennale sul teatro, si riconosce dunque la necessità di garantire l'investimento di risorse adeguate per ciascuno degli anni del triennio, ritenendo imprescindibile il sostegno alle compagnie di produzione che costituiscono anche l'ossatura del settore teatrale.  

La programmazione pregressa

A seguito dell'entrata in vigore della legge 19/2017, sono stati conseguiti “apprezzabili risultati” con il primo triennio (2018/2020) di applicazione della legge, e la realizzazione di attività del cosiddetto "anno ponte" a seguito dell'emergenza pandemica.

L'erogazione dei finanziamenti ha riguardato diversi soggetti e altrettanti progetti. Sono state 9 le Compagnie di produzione teatrale che hanno usufruito dei contributi con cifre che tra il 2018 e il 2020 ha sfiorato il milione di euro. Dieci invece i soggetti beneficiari dei finanziamenti di programmi di produzione teatrale per complessivi 1,2 milioni di euro. Dieci anche i soggetti che hanno partecipato all’avviso per il finanziamento (500 mila euro) di interventi di distribuzione teatrale.

Il finanziamento di Progetti Speciali per lo sviluppo dell'attività teatrale (anno 2020) ha invece coinvolto due soggetti (ciascuno in partnership con altri due soggetti) assegnando risorse per 300 mila euro. Infine sono state tre le “Residenze teatrali” finanziate nell’ambito del Programma.

Gli operatori iscritti nel triennio 2018/2020 e nell’anno “ponte” 2021 sono stati complessivamente 79. L'iscrizione al “Registro regionale del teatro” è condizione necessaria per l'accesso ai benefici di legge che di seguito sono programmati per il secondo triennio di applicazione 2022 - 2024. Ad oggi sono presenti 25 iscritti nella sezione Produzione teatrale; 36 in quella della Distribuzione e 38 nella sezione Formazione.

La programmazione 2022/2024

Anche il secondo triennio di programmazione teatrale verte sul sostegno a molteplici ambiti di intervento. Come articolato nel regolamento di attuazione n.19/2017, si distinguono le azioni di intervento ordinario e quelle di intervento straordinario.

Rientrano nella tipologia di intervento ordinario, il finanziamento alle compagnie di produzione e alle residenze teatrali. Afferiscono alla tipologia di intervento straordinario i centri di produzione teatrale, la distribuzione, la programmazione attraverso il festival regionale del teatro, i progetti speciali, i progetti di formazione professionale, il sostegno alla qualificazione delle attrezzature teatrali.

Il primo obiettivo della legge, infatti, è il rafforzamento del settore della produzione teatrale, consentendo l'accesso ai benefici finanziari previsti dalla norma, a un numero maggiore di soggetti quali potenziali beneficiari. In tal senso, rispetto alle nove Compagnie di produzione del triennio precedente, si darà accesso ai contributi previsti, (con i requisiti minimi di cui al comma 2 dell'art. 4), ad un numero massimo di cinque soggetti che non abbiamo già beneficiato nei trienni precedenti di finanziamenti previsti da detto articolo.

Le Residenze teatrali

Lo sviluppo del sistema delle Residenze teatrali si è affermato negli anni passati secondo le modalità offerte dal Por Calabria, cui ha fatto seguito l'Accordo Stato - Regioni per il cofinanziamento congiunto dei progetti per triennio 2018/2020 e il cosiddetto “anno ponte”. Il prosieguo di tale sistema è confermato nella programmazione del triennio 2022/2024.

Intanto chiariamo che per "Residenza" si intende “un luogo votato alla creazione performativa contemporanea, connotato da una conduzione e una gestione professionale che promuova i processi creativi e alimenti la diversità artistica e sia dotato di spazi attrezzati, strutture tecniche e competenze professionali che consentano ad artisti singoli o a una compagine artistica di fruire di periodi di permanenza tali da fornire opportunità di crescita professionale e di creazione artistica, sulla base di un progetto strutturato e condiviso”.

Nel triennio 2015/2017, sono state finanziate in totale quattro residenze teatrali. In base alla nuova proposta avanzata alle Regioni da parte del MiC per il triennio 2018/2020, nelle regioni italiane con popolazione compresa tra i 500 mila e i 3 milioni di abitanti - è il caso della Calabria - è previsto il cofinanziamento di un numero massimo di tre progetti di “Residenza per artisti nei territori” e di un “Centro di Residenza”. Pertanto si è ridotto il numero di residenze cofinanziabili, ma si è aperta la possibilità di un ulteriore progetto quale è il Centro di Residenza. Nel triennio 2018/2020 quest'ultima attività non è stata finanziata per assenza di proposte progettuali per cui si è data continuità esclusivamente alle tre residenze per artisti nei territori fino al 2021, il cosiddetto “anno ponte” che ha prorogato i finanziamenti al 2021 alle compagnie beneficiarie dell’avviso triennale per via dell’emergenza pandemica. Per il triennio 2022/2024 è previsto nuovamente il finanziamento di n.3 “Residenze per artisti nei territori” e di n.1 “Centro di Residenza”.

Le “Residenze per artisti nei territori” sono luoghi ove soggetti professionali operanti da almeno tre anni con continuità nello spettacolo dal vivo, sviluppano attività di residenza o integrano la propria attività svolta in una determinata comunità territoriale, con un'attività di residenza. Per “Centri di residenza” si intendono i luoghi di cui un raggruppamento anche temporaneo di soggetti professionali operanti nello spettacolo dal vivo svolge attività progettuale di residenza coinvolgendo artisti diversi da quelli appartenenti all'organizzazione dei soggetti costituenti il raggruppamento responsabile del progetto di residenza.

Gli Interventi straordinari

In questa categoria rientrano i Progetti speciali, quelli cioè che sono finalizzati alla valorizzazione del patrimonio storico artistico della Calabria e dei luoghi culturali e ambientali di pregio, nonché all’inclusione sociale e alla formazione del pubblico o, ancora, all'attrazione di nuovo pubblico.

La Giunta regionale, dal secondo anno di applicazione della legge, valuterà l'opportunità di individuare un tema a carattere culturale e sociale nel programma operativo annuale per i progetti speciali introdotti dalla legge, in ragione della disponibilità delle risorse finanziarie.

Ma tra gli interventi straordinari c’è anche il sostegno alle attività di distribuzione teatrale, cioè i “soggetti organizzatori di festival e rassegne di teatro con particolare riguardo ai progetti che contribuiscano all'integrazione del teatro con il patrimonio artistico e alla promozione del turismo culturale”.

La Regione Calabria, “al fine di favorire un'equilibrata promozione del teatro e la formazione del pubblico sul territorio regionale, intende promuovere Io sviluppo di una rete di teatri e di luoghi di pubblico spettacolo con una programmazione di spettacoli dal vivo. Nel contempo, la Regione vuole incentivare la circuitazione degli spettacoli teatrali delle compagnie di produzione iscritte al Registro regionale”.

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