L’evento

Vibo capitale del libro, presentato il thriller psicologico del calabrese Salvatore Conaci

Alla serata, coordinata da Franco Laratta, hanno partecipato anche il cantautore Domenico Scarcello dei VillaZuk e il giovane attore Mirko Iaquinta

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di Redazione
24 ottobre 2021
19:00
Da sinistra, Conaci, Laratta, Iaquinta, Scarcello
Da sinistra, Conaci, Laratta, Iaquinta, Scarcello

L’arte, la cultura, la bellezza salveranno la Calabria da un degrado che sembra inarrestabile. Su questo tema si è sviluppata una serata interessante organizzata dall’Accademia del Belcanto "R. Leoncavallo" di Dipignano, all’interno della programmazione di “Vibo capitale del libro”.

Il libro della serata era un interessante thriller psicologico con alcuni tratti tipici del giallo, “Cosa accadde davvero a Evie Benson” di Salvatore Conaci di Girifalco. Non si tratta solo di un thriller psicologico, ma piuttosto di un viaggio nei rapporti umani, nell’ambiguità dell’uomo, nelle sue contraddizioni, nelle sue paure, nell’impossibilità di confrontarsi con la verità. Conaci prova nel suo bel libro di far emergere «il contenuto di verità che sta nella menzogna», come scriveva Thomas Bernhard.


Ma la cultura è anche musica, e la musica è quella di un giovane cantautore calabrese, uno dei più affermati e amati, Domenico Scarcello dei VillaZuk, che alterna la passione per la musica all’impegno sociale, all’incontro nelle carceri, alle attività culturali all’interno delle scuole, tra i giovani e fra gli emarginati. Scarcello ha presentato i brani già noti, e anche un inedito. Musica impegnata, musica contro la violenza, contro il razzismo, contro il degrado culturale.

La serata ha visto brillare la stella del giovane attore calabrese Mirko Iaquinta, anche lui affermato a teatro e in opere a livello regionale e nazionale. Iaquinta ha letto alcune pagine del libro di Salvatore Conaci, con passione e trasporto.

I lavori sono stati coordinati da Franco Laratta, giornalista e scrittore, molto impegnato nella promozione dei talenti calabresi, attento ai giovani della nostra terra: «Abbiamo il dovere di accendere i riflettori sui nostri migliori talenti, di cui la Calabria è ricca, ma questi notevoli talenti troppo spesso rimangono in penombra, di fatto ignorati. Abbiamo tanti artisti, ragazzi che si sono messi in discussione, cervelli troppo spesso in fuga. La Calabria deve essere madre, non matrigna per questi suoi figli».

Alla bella iniziativa culturale, che si è tenuta a Palazzo Gagliardi di Vibo, hanno partecipato Maria Limardo, sindaco; Domenico Primerano, vicesindaco; Daniela Rotino, assessore alla Cultura; Pasquale Scalamogna, assessore all’ Urbanistica; Giovanni Russo, assessore ai Lavori Pubblici. Segno di una particolare attenzione all’evento che si è sviluppato sulle le corde delle giovani generazioni che utilizzano l’arte, la musica, la poesia, i libri, per promuovere la cultura e bellezza e per aiutare la Calabria a crescere.

 

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