Nella guerra anche la paura di epidemie e infezioni, l’allarme a Mariupol

In città per il terzo mese non c'è acqua, luce e gas. La mancanza di medicine e le condizioni antigieniche hanno aumentato di dieci volte il rischio di morte

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di Giusy Criscuolo
19 maggio 2022
11:01

Secondo un allarme lanciato sul sito del Comune di Mariupol e da alcuni medici volontari che si trovano ad operare nelle zone dell’Oblast o nei luoghi dove i bombardamenti sono stati particolarmente intensi e dove migliaia di corpi giacciono ancora sotto le macerie, ci sarebbe un problema da non sottovalutare e che ad oggi rischia di mettere maggiormente in pericolo gli abitanti delle città di Mariupol. A temere le ondate di infezioni in primis si era già espressa anche la rivista scientifica “Nature” che già il 15 marzo scorso aveva lanciato un primo allarme. Questo perché durante le guerre, si corre il rischio di vivere in luoghi affollati e malsani, dove la carenza di igiene e di strutture sanitarie non adeguate, possono creare disagi che vanno ben oltre la logistica umana, ma che si riverberano anche sulla salute.

Ma come è ben noto, la guerra è in se un atto di regressione umana e “temporale” e a degenerare non è solo la civiltà, ma tutto ciò che ne fa parte.  Secondo il Nature, l’allarme lanciato per le malattie infettive si potrebbero diffondere durante lo spostamento in massa di persone o a causa dell’interruzione dei servizi sanitari.


Alla luce degli attuali stravolgimenti mondiali, causati anche dall’ultima pandemia, gli studiosi avrebbero detto che alcune minacce, come la diffusione del Covid, sono immediate, poiché le persone si accalcano negli scantinati, nelle stazioni della metropolitana e nei rifugi temporanei per proteggersi dai bombardamenti.

Inoltre senza acqua e servizi igienici adeguati, i casi di malattie diarroiche sarebbero aumentati. Si legge: «Il rischio di epidemie di poliomielite e morbillo è alto. E poiché le strutture sanitarie e le strade sono ridotte in macerie, l'accesso ai servizi diagnostici e alle cure per la tubercolosi (TB) e l'HIV/AIDS viene interrotto, il che si aggiungerà al già alle stelle».

La situazione a Mariupol

Ad oggi sono trascorsi quasi 2 mesi e mezzo e a detta di alcuni medici volontari, migliaia di residenti potrebbero contrarre infezioni quasi letali o morire a causa di malattie sorte dalle migliaia di corpi in decomposizione sotto le macerie e non ancora estratti o abbandonati nelle numerose fosse comuni attorno al perimetro dell’Oblast e nella città. Difatti le condizioni igieniche e di vita ad oggi sarebbero catastrofiche. Questo lo affermerebbero i medici e volontari presenti sul posto.

In città per il terzo mese non c'è acqua, luce e gas. La mancanza di medicine e le condizioni antigieniche hanno aumentato di dieci volte il rischio di morte per infezioni. Allo stesso tempo, decine di migliaia di persone che non sono state evacuate rimangono ancora a Mariupol si legge nella nota del canale comunale di MariupolCN. Il numero si aggirerebbe tra i 150/170mila abitanti.

Un numero incredibile di vittime è rimasto nella propria città natale per sempre” si legge nella nota. I morti sono stati sepolti nei cortili dei grattacieli, nelle aiuole, nei giardini e anche ai bordi delle strade. Allo stesso tempo, centinaia di corpi rimangono sotto le macerie e con l’aumento della temperatura dovuta all’avvicinarsi della stagione calda, i cadaveri si decompongono più velocemente sprigionando gas e liquami organici.

Nel canale spiegano che i russi avrebbero provato a restituire l'acqua alla città, ma le modalità utilizzate per riallacciare i servizi, sembra violino tutte le regole per il funzionamento delle attrezzature. A questo proposito, alcune strade si sarebbero allagate riportando alla luce i cadaveri sotterrati precedentemente, creando un alto rischio di infezioni. Tutto ciò comporterebbe la diffusione di malattie infettive pericolose. Cosa che nel XXI secolo dovremmo scongiurare, se non impedire.

I medici avvertono: i prodotti a scadenza immediata o scaduti vengono ancora distribuiti, ma la fame non conosce regole. I gas scaturiti dalla decomposizione dei corpi se inalati o le tossine se ingerite dai condotti idrici sono più che pericolosi per il corpo umano. In particolare, causano gravi malattie intestinali. Secondo lo specialista di malattie infettive Servetnyk Andriy Stepanovych, la situazione che si è sviluppata minaccia i residenti della città con un focolaio di colera, dissenteria, leptospirosi, rotavirus e altre infezioni.

«I focolai di salmonellosi non sono esclusi. La causa sarebbe da addebitarsi anche ai cattivi prodotti disponibili e ingeriti. Inoltre ad oggi non vi è l'incapacità di osservare correttamente l'igiene personale e questo rende le persone inclini anche a malattie della pelle. La mancanza di igiene normale causa pidocchi, tifo, ecc» avrebbe aggiunto Servetnyk Andriy Stepanovych.

Ci sono inoltre centinaia di volontari che si spendono per le proprie città in faccende quotidiane, aiuto a chi ha bisogno, soccorso e che mantengono una comunicazione attiva con tutti i cittadini attraverso video quotidiani. In questo specifico caso Volodymyr nel suo videomessaggio sui social network ha invitato i residenti di Mariupol che hanno lasciato la città a fare ogni sforzo e portare parenti e amici fuori dalla stessa. «Quello che sta succedendo ora a Mariupol è paradossale. Le nuove autorità hanno ripristinato maldestramente l’acqua. C’è stato un allagamento che ha riportato alla luce numerosi cadaveri che si trovano nei cortili e che si trovano negli scantinati sotto le macerie. Già apertamente si sta dichiarando un aumento della mortalità tra la popolazione civile, ma loro la chiamano mortalità ordinaria» avrebbe detto il volontario.

Con l’arrivo del caldo diventerà impossibile rimanere in città: «Con tutti i cadaveri in decomposizione ci sarà un aumento di vermi, pulci, ed è previsto un aumento esponenziale di ratti. Sarà quello il probabile inizio dell'epidemia di cui parlano i medici. Sarà un altro incubo per la nostra città. Ascoltatemi. Cercate di far uscire i vostri parenti da qui». Un problema questo che ad oggi con i combattimenti in atto sembra non aver preoccupato più di tanto, ma le guerre hanno i loro strascichi e certe conseguenze sono maledettamente calcolate. Da qui la necessità di bonificare in primis la città, rendendola vivibile attraverso reti idriche non infette e reti fognarie ripristinate. Soprattutto alla luce di una ennesima fossa comune adiacente al Cimitero Storico di Mariupol.

Questa sarebbe la quarta fossa comune che secondo Radio Svoboda, sarebbe già apparsa durante le prime settimane di marzo. Tutto dimostrabile grazie alle immagini satellitari riprese da Maxar. La Fossa consterebbe di due trincee e sarebbe lunga più di 30 metri. Le immagini satellitari del 9 marzo mostrerebbero chiaramente la costruzione.  

Il sindaco di Mariupol avrebbe detto: «Gli occupanti continuano a cercare di nascondere le conseguenze dei loro crimini.  Pertanto, le cosiddette fosse comuni stanno diventando sempre più numerose. Tuttavia, continuiamo a registrare tutti i crimini che mostrano un vero e proprio genocidio nella città di Mariupol. Tutti i responsabili devono essere puniti».

Giornalista
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