A Isola Capo Rizzuto una comunità alloggio per diversamente abili: «Qui la vacanza è senza barriere»

VIDEO | La struttura residenziale Progetto Sorriso offre ospitalità anche per le ferie estive a pochi metri dalla spiaggia attrezzata

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di Francesca Caiazzo
19 luglio 2021
06:30

Gianfranco arriva con sua madre e non vede l’ora di scendere in spiaggia. Con lui altri ragazzi con disabilità accompagnati dai volontari dell’Unitalsi. Hanno deciso di far visita al Progetto Sorriso, una struttura residenziale completamente accessibile, affacciata sul mare di Capo Piccolo, a Isola di Capo Rizzuto. L’ha costruita Aldo Faustini, di origini bresciane, diversi anni fa, realizzando il desiderio della figlia Laura, diversamente abile. Dopo lavori, attese e sacrifici, qualche giorno fa ha ottenuto il decreto di autorizzazione della Regione Calabria per operare come comunità alloggio per diversamente abili, con 10 posti letto. Proprio nei giorni scorsi è stata ufficialmente inaugurata, alla presenza del sindaco Maria Grazia Vittimberga, dell’assessore comunale Randolfo Fauci e il dirigente dei Servizi Sociali Francesco Notaro.

Una vacanza senza barriere

Aperta tutto l’anno, d’estate diventa anche struttura ricettiva per una vacanza senza barriere, con il mare a due passi, raggiungibile anche in autonomia dagli ospiti. «Offriamo la possibilità di viverci, di avere tutte le comodità di una civile abitazione adatta alle loro esigenze» spiega il signor Faustini, che ha in mente altri progetti per rendere ancora più accogliente e completa la struttura. «Il progetto è nato per dare dignità a queste persone e permettere loro di muoversi liberamente, svolgendo le loro attività quotidiane in completa autonomia e indipendenza, sebbene seguiti dal personale qualificato presente» aggiunge l’avvocato Domenico Magnolia, che sta dando una mano nel disbrigo pratiche.


Qualche ostacolo burocratiche

Un’iniziativa nella quale Faustini ha investito molto e che è destinata ad avere ulteriori sviluppi. In cantiere, ad esempio, c’è la realizzazione di laboratori tematici e l’ampliamento della capacità ricettiva. «Stiamo sperando di migliorare e andare avanti, ma è una cosa che va abbastanza a rilento, e con la burocrazia non è facile» ammette con un filo di amarezza, senza però mostrarsi scoraggiato. «A volte ci scontriamo con l’ostruzionismo degli enti quando chiediamo le autorizzazioni e i permessi. Ma noi chiediamo solo che venga riconosciuta la dignità a questo persone attraverso il riconoscimento dei loro diritti, perché la loro tutela deve partire proprio dagli enti» sottolinea ancora Magnolia.

Un aiuto per le famiglie

Nonostante gli ostacoli trovati sul percorso, la struttura è ora pronta ad accogliere i suoi ospiti, permettendo loro di vivere, nel periodo estivo, anche una vacanza completamente accessibile, immersa nel verde e a due passi dalla spiaggia attrezzata (dotata di sdraio, ombrelloni e sedie job) e con una speciale passerella che permette di arrivare al mare direttamente con la sedia a rotelle.

Il progetto è particolarmente apprezzato dalle famiglie e la mamma di Gianfranco, Teresa Riillo, non ha dubbi: «È davvero una struttura d’eccellenza che nel nostro territorio mancava, soprattutto per i nostri ragazzi spesso abbandonati dalle istituzioni. È un aiuto sia per noi genitori che per loro che qui possono uscire e svagarsi».

 

Giornalista
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