Aeroporti Calabria, Sacal in crisi: è scontro tra soci pubblici e privati

VIDEO | Lo denuncia l’ex consigliere comunale Piccioni. Riunioni di fuoco nel Cda, debiti e possibili trasferimenti dei servizi di terra ad una società esterna alcuni dei motivi di tensione

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di Tiziana Bagnato
14 giugno 2021
17:20

Un’assemblea di fuoco, mantenuta riservata così come la precaria condizione economica in cui versa la società. Un'assemblea che avrebbe visto un duro muro contro muro tra soci pubblici e privati della Sacal con quest’ultimi intenzionati a ricapitalizzare e a prenderne le redini. L’assemblea sarebbe stata poi sospesa e rinviata al 30 giugno.

A darne notizia è l’ex consigliere comunale Rosario Piccioni che già nei giorni scorsi aveva scoperchiato un’altra delicata vicenda, quella del prestito da quattro milioni di euro chiesto dalla Regione a FinCalabra per rimpinguare le casse vuote della società.


L'acquisizione degli altri due scali e il tracollo

«Un rinvio  - afferma Piccioni con riferimento all’aggiornamento dell’assemblea di fuoco - che lascia sul tappeto tutti i nervi scoperti e che difficilmente servirà a risolvere criticità finanziarie e aziendali ormai insanabili, che sono l’esito finale delle scelte politiche sbagliate targate Oliverio- Mascaro che quattro anni fa hanno avallato la gestione unica dei tre aeroporti calabresi. Una scelta che ora sta lasciando macerie e rischia concretamente di far andare in default una realtà che fino a qualche anno fa era un fiore all’occhiello tra le società a capitale pubblico calabresi». Il politico punta il dito, insomma, contro l’acquisizione degli altri due scali, Reggio e Crotone, che avrebbero messo la Sacal in delle vere e proprie sabbie mobili dal punto di vista economico.

Il trasferimento dei servizi di terra ad una società esterna

Ma inaccettabile è per Piccioni il silenzio nel quale si stanno consumando sia le lotte intestine che la ricerca di soluzioni per tamponare l’emorragia economica. «Nelle società private si può anche tenere tutto sotto silenzio, ma in un'importante società a partecipazione pubblica la trasparenza dovrebbe essere il primo valore. Invece sulla Sacal, da parte delle istituzioni pubbliche interessate, dobbiamo registrare solo un silenzio assordante. «Mentre soci pubblici e privati litigano, mentre la voragine finanziaria aumenta, il tutto avvolto in un inaccettabile silenzio della gestione De Metrio, si starebbe pensando per tentare di tamponare la situazione di trasferire interamente i servizi a terra da Sacal Gh ad Avia Partner la società esterna che già da diversi anni opera in aeroporto. Questo significherà lasciare a casa per quest’ estate i lavoratori stagionali che operano da anni nello scalo lametino a favore di lavoratori che saranno reclutati direttamente dalla società esterna» denuncia ancora Piccioni.

«Non accettiamo che a pagare scelte le politiche del tandem Oliverio-Mascaro, contro le quali ci siamo battuti quattro anni fa,   siano i lavoratori stagionali che in questi anni hanno svolto il loro servizio presso l’aeroporto con professionalità e abnegazione. Mentre il presidente De Metrio e il direttore generale Farabbi hanno visto lievitare i loro rispettivi compensi, i lavoratori stagionali, oltre alla crisi innescata dal Covid, rischiano di pagare le conseguenze di biechi interessi e logiche di potere. Noi siamo dalla parte dei lavoratori e siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa per garantire i loro diritti e il rispetto di professionalità che non possono essere accantonate o mortificate a causa di un management allo sbando e senza un minimo di visione del bene pubblico», dice ancora il già candidato a sindaco della città.

Dalla nomina del nuovo Cda il silenzio sulla Sacal

Poi lo sfogo su chi dovrebbe rappresentare la città di Lamezia in seno al Cda: «Il Comune di Lamezia detiene la maggioranza relativa della Sacal eppure da un anno non sentiamo una parola dalla rappresentante dell’ente nel cda Maria Grazia Milone. Anzi, l’unica notizia fino ad oggi è stata proprio la sua nomina. È mai possibile che ancora una volta il tristemente noto slogan “Lamezia deve contare” debba restare soltanto uno slogan da campagna elettorale locale mentre a braccetto con De Metrio nei posti che contano vediamo esponenti politici reggini e di altre città calabresi?». «Questo inaccettabile silenzio deve terminare. Al presidente De Metrio e al presidente Spirlì chiediamo di conoscere la reale situazione della Sacal senza se e senza ma. Facciano chiarezza e dicano come stanno le cose. Basta giochi di prestigio su una realtà fondamentale per lo sviluppo della nostra regione. Ai commissari straordinari chiediamo di far sentire la voce del Comune di Lamezia nelle scelte strategiche e soprattutto – conclude Piccioni -  di intervenire per tutelare i lavoratori stagionali che non possono assolutamente pagare il prezzo di una crisi dovute alle scelte strategiche passate».

Giornalista
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