Nodi e snodi

Alta velocità, nel Cosentino nessuno vuole restare tagliato fuori: i sindaci chiedono un incontro a Occhiuto

VIDEO | I Comuni si coalizzano a difesa delle reciproche aspettative. A temere è soprattutto la fascia tirrenica, con Paola che rivendica centralità. Oggi la riunione con i primi cittadini di Rende, Montalto e San Lucido

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di Antonio Clausi
11 ottobre 2022
20:30

Alta velocità e galleria Santomarco: opere ritenute di sviluppo, ma che necessitano di accorgimenti. Le istanze dei sindaci del Tirreno cosentino vengono sposate da quelli dell’entroterra bruzio. È l’esito di una riunione convocata questa mattina da Marcello Manna a Rende a cui hanno partecipato anche i primi cittadini di Paola (Giovanni Politano), San Lucido (Cosimo De Tommaso) e Montalto Uffugo (Pietro Caracciolo).

Entro la fine di novembre i rispettivi consigli comunali dovranno approvare il progetto in variante, ma prima di farlo hanno chiesto un incontro urgente al Governatore Roberto Occhiuto e all’assessore regionale Mauro Dolce. È tuttavia dalla costa che rivendicano maggiore attenzione e vogliono certezze. La sponda ottenuta oggi, tuttavia, è importante.


Politano: «Non mortificare Paola»

Giovanni Politano ritiene inimmaginabile tagliare fuori dall’Alta velocità il litorale cosentino. La nuova linea, infatti, dovrebbe congiungere Praia a Mare con Tarsia, spostando l’asse dei binari dell’entroterra. «Paola ha sempre avuto ruolo nevralgico - dice -. Sostanzialmente è quello che rivendichiamo: non accettiamo la mortificazione della nostra storia dal punto di vista ferroviario e dei trasporti».

Il sindaco di Paola ha evidenziato come i progetti siano due e separati, entrambi di crescita, ma non ha fatto nulla per palesare insoddisfazione. «Riguardo al doppio binario della Santomarco - spiega - abbiamo sempre contestato il modo con cui ci è stato presentato il progetto: non è stato condiviso, ma imposto. Abbiamo lavorato per modificare il tracciato, così da garantire un impatto diverso sul territorio dal punto di vista sociale e ambientale. L’esproprio non è solo una questione economica, ma affettiva. È per questo che saremo sempre dalla parte dei cittadini».

«Sull’Alta velocità - chiude Politano - vogliamo garanzie per l’Alto Tirreno, non possiamo permetterci di essere isolati. Deve sì arrivare anche nelle zone interne, è chiaro, ma senza lasciare scoperta la costa».

De Tommaso: «Ripensare il progetto dell’Alta velocità»

Anche in un recente incontro con i sindacati, era emerso il pensiero omogeneo che anima i sindaci di Paola e San Lucido. «I problemi sono tanti - evidenzia Cosimo De Tommaso -. Il nostro comune è interessato principalmente per quello che è il passaggio dall’uscita della galleria Santomarco che invaderà un territorio non indifferente. È chiaro che questa grande opera da noi non viene contrastata, ma dobbiamo salvaguardare gli interessi dei nostri concittadini interessati dagli espropri. Non possiamo lasciare che tutto ciò avvenga senza tutele».

«Inoltre - aggiunge - c’è l’aspetto dicotomico che riguarda l’Alta velocità. A riguardo manifestiamo la nostra totale contrarietà, considerato che non risponde alle esigenze di San Lucido. Per 80 anni le Ferrovie hanno devastato il Tirreno cosentino e di colpo ora verrebbe tolta la possibilità a queste terre di sfruttare l’alta capacità? Inaccettabile».

Manna: «Progetti condivisi»

Il sindaco di Rende Marcello Manna, che ha raccolto la solidarietà in primis di De Tommaso per le ultime vicende giudiziarie, definisce l’opera importante, ma che presenta delle criticità. «Su queste criticità faremo delle riflessioni e vedremo come avere un’unica voce. Si tratta di provare ad avere un metodo, quello della condivisione sui problemi che ci sono. Rende vuole farlo su quelli che evidenziano le altre comunità interessate dalle nuove opere infrastrutturali».

Caracciolo e la nuova stazione di Montalto

Montalto Uffugo sarebbe interessata dalla realizzazione di un importante snodo ferroviario. «Da noi - spiega Pietro Caracciolo - verrebbe creata una grande stazione, sia passeggeri che merci: uno dei centri maggiori della Calabria. Pertanto è ovvio che come amministrazione saremmo molto soddisfatti. Siamo a favore, ma ci sono delle situazioni che vanno affinate e sarà compito dei nostri uffici, anche perché si tratta di un progetto particolarmente invasivo che andrà ad incidere sulle proprietà di alcuni cittadini».

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