Nasce l'associazione di promozione sociale denominata “A.T.E.Di.Co. (Associazione Tutela e Diritti Consumatori) con sede a Lamezia Terme. Mercoledì pomeriggio la presentazione a LameziaTerme.  Ramona Gualtieri e Marzia Gregoraci sono rispettivamente presidente e vice presidente dell'Associazione Nazionale, e Federica Romano presidente dell'Associazione Regionale Calabria. Lo scopo dell’Associazione A.T.E.Di.Co. – Associazione Tutela e Diritti Consumatori è quello di diventare un punto di riferimento civico, sociale e culturale per tutti i cittadini che si trovano in difficoltà nei rapporti quotidiani con enti pubblici, aziende, fornitori di servizi, istituti finanziari e assicurativi.

In un’epoca in cui la burocrazia è spesso opaca, i diritti vengono disattesi e il cittadino si trova da solo di fronte a disservizi, costi ingiustificati o contratti poco chiari, noi vogliamo offrire ascolto, orientamento, tutela e soluzioni concrete. Ne abbiamo parlato con Marzia Gregoraci.

Qual è lo scopo e quali sono gli obiettivi dell’Associazione A.T.E.Di.Co.?
«A.T.E.Di.Co. nasce per difendere i diritti fondamentali della persona nella sua dimensione di consumatore, utente e cittadino, ma con uno sguardo più ampio: i nostri obiettivi abbracciano anche l’educazione civica, economica, sociale e digitale, la promozione della legalità, la lotta a ogni forma di discriminazione, la valorizzazione del territorio, l’accesso ai diritti sociali e l’inclusione attiva delle fasce fragili della popolazione. In particolare, attraverso i nostri sportelli territoriali, intendiamo:
• offrire assistenza gratuita e personalizzata ai cittadini in materia di utenze domestiche, banche, assicurazioni, commercio digitale, tributi locali, e molto altro;
• creare momenti di formazione pubblica, sia per i consumatori che per i volontari, affinché la consapevolezza dei propri diritti si traduca in partecipazione attiva;
• intervenire con azioni collettive o segnalazioni istituzionali in presenza di disservizi ricorrenti o violazioni sistemiche;
• contribuire alla costruzione di una comunità più giusta, equa e solidale, dove nessuno venga lasciato indietro, soprattutto nei momenti di maggiore fragilità economica, legale o informativa. Ci muoviamo nel solco della normativa nazionale in materia di tutela dei consumatori (Codice del Consumo) e nel rispetto dei principi sanciti dalla nostra Costituzione, dal Regolamento europeo sui diritti dei consumatori e dalle normative sulla trasparenza, sull’inclusione e sulla protezione dei soggetti vulnerabili. A.T.E.Di.Co. non è semplicemente un’associazione di tutela: è una rete di donne, uomini e professionisti che credono nella forza della cittadinanza attiva, nella partecipazione dal basso e nel valore dell’ascolto. Perché dietro ogni bolletta c’è una famiglia, dietro ogni reclamo una dignità da difendere».

Uno dei primi obiettivi sarà quello di promuovere la formazione e l’istruzione professionale ed extrascolastica. In che modo?
«La promozione della formazione e dell’istruzione professionale ed extrascolastica è per noi uno dei pilastri fondanti del progetto A.T.E.Di.Co., perché riteniamo che l’accesso al sapere sia il primo e più potente strumento di emancipazione personale e collettiva. Viviamo in un contesto in cui – purtroppo – una grande parte della popolazione, specialmente nelle aree più marginali del Paese e in particolare del Mezzogiorno, non ha pieno accesso a percorsi formativi strutturati, né durante la scuola né una volta terminata. Da qui nasce il nostro impegno a proporre attività di formazione civica, digitale, economica, ambientale e legale, rivolte a cittadini di tutte le età. In concreto, agiremo su più livelli:
• laboratori extrascolastici per ragazzi e giovani adulti, in collaborazione con scuole, parrocchie, enti di formazione e associazioni culturali, su temi come: cittadinanza attiva, uso consapevole dei social media, educazione finanziaria di base, orientamento al lavoro;
• formazione civica per adulti che desiderano capire meglio i propri diritti come consumatori, utenti di servizi pubblici, contribuenti. Spesso le persone si trovano a firmare contratti, pagare bollette o accettare condizioni sfavorevoli semplicemente perché non hanno ricevuto una corretta informazione o una guida;
• percorsi informativi mirati per categorie fragili o a rischio esclusione, come anziani, disoccupati, migranti regolari, persone con disabilità. Con loro attiveremo iniziative semplici, dirette e accessibili, per offrire orientamento su diritti, accesso ai servizi e strumenti di autotutela;
• corsi tematici online e in presenza aperti alla cittadinanza, tenuti da esperti volontari e professionisti della nostra rete, su tematiche emergenti: dalla sicurezza in rete alla gestione delle utenze domestiche, dalla tutela legale alle competenze base per affrontare il mondo digitale;
• supporto all’istruzione professionale con percorsi integrativi e di accompagnamento nei territori meno serviti, anche attraverso progetti europei e regionali a valere su fondi pubblici. Vogliamo affiancare il sistema scolastico e formativo, non sostituirlo, ma renderlo più accessibile.
Questa attenzione alla formazione non è solo un’attività: è una visione. Per A.T.E.Di.Co., la conoscenza è la prima forma di tutela. Un cittadino informato è un cittadino più libero, più forte, più capace di costruire per sé e per gli altri una società più giusta e inclusiva. E noi vogliamo che questo accada, ogni giorno, in ogni luogo in cui operiamo».

Fra gli altri obiettivi c’è la promozione della cultura della legalità e della non violenza, che in una regione complessa e difficile come la nostra è una battaglia che merita di essere combattuta.
«Promuovere la cultura della legalità e della non violenza è per A.T.E.Di.Co. una sfida imprescindibile, ancor più urgente se pensiamo alla complessità sociale, economica e culturale del contesto in cui operiamo.In Calabria – come in molte altre aree del Sud e non solo – la legalità non può essere solo una parola astratta o una dichiarazione di principio, ma deve tradursi in un impegno quotidiano, tangibile, capillare, capace di entrare nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle famiglie. La nostra associazione promuoverà la legalità:
• attraverso lo sportello, che sarà prima di tutto un luogo fisico e simbolico di giustizia e prossimità, dove il cittadino potrà ricevere ascolto, orientamento e strumenti concreti per far valere i propri diritti senza bisogno di ricorrere a scorciatoie, paure o clientele;
• attraverso percorsi educativi rivolti ai giovani, che sono le prime vittime – spesso inconsapevoli – dell’illegalità strutturale: scarsa fiducia nelle istituzioni, accesso diseguale alle opportunità, percezione distorta della “furbizia” come alternativa alla correttezza. In questo, lavoreremo molto con le scuole e le famiglie, usando linguaggi nuovi, pratici, coinvolgenti;
• con iniziative pubbliche sul territorio, in collaborazione con enti locali, forze dell’ordine, parrocchie, centri culturali e associazioni giovanili. La legalità non è mai solo repressione: è prevenzione, consapevolezza, esercizio dei diritti e dei doveri;
• contrastando ogni forma di violenza – fisica, verbale, psicologica o economica, anche quella spesso invisibile, che si annida nei contratti capestro, nei linguaggi discriminatori, nei silenzi delle istituzioni. La non violenza è anche accoglienza, ascolto, costruzione di relazioni sane tra persone e tra generazioni.
Per A.T.E.Di.Co., la legalità è il terreno comune su cui può fiorire una comunità giusta. E la non violenza è la lingua con cui vogliamo raccontarla, difenderla e trasmetterla. Per questo non arretreremo mai davanti all’illegalità diffusa, ma la affronteremo con la forza dei diritti, della parola e della solidarietà».

Di notevole importanza è poi la lotta contro ogni forma di discriminazione.
«La lotta contro ogni forma di discriminazione è un impegno fondativo di A.T.E.Di.Co., scritto nei nostri valori e radicato nella nostra visione di società. Non si tratta solo di tutelare diritti negati, ma di promuovere attivamente l’eguaglianza, la dignità e il rispetto, in ogni ambito della vita quotidiana: nei contratti, nei servizi, nelle relazioni, nel linguaggio.
Nel concreto, il nostro sportello e le attività territoriali saranno aperti e attenti a tutte le situazioni in cui una persona viene discriminata, esclusa o marginalizzata, anche in modo sottile o sistemico. Ci riferiamo, per esempio, a:
• cittadini non alfabetizzati digitalmente, che restano esclusi da bonus, agevolazioni o informazioni perché non sanno usare lo SPID o accedere ai portali;
• persone anziane, che si trovano spesso isolate, senza strumenti per difendersi da truffe o contratti capestro;
• donne vittime di abusi economici o informativi, con limitato accesso all’educazione finanziaria o all’autonomia patrimoniale;• soggetti con disabilità o difficoltà psicosociali, che necessitano di forme di comunicazione e assistenza più accessibili e umane;
• cittadini stranieri, che si scontrano con barriere linguistiche e burocratiche anche solo per ottenere una bolletta corretta o un’assicurazione trasparente. Ogni discriminazione ha un volto, una storia, un nome. E noi vogliamo che ogni volto venga riconosciuto, ogni storia ascoltata, ogni diritto difeso.
Lo faremo attraverso azioni concrete:
• monitoraggio delle segnalazioni ricevute allo sportello;
• iniziative di sensibilizzazione contro gli stereotipi e i pregiudizi (non solo razziali o di genere, ma anche economici e culturali);
• progetti di inclusione sociale e formativa dedicati ai soggetti più fragili;
• denuncia pubblica e istituzionale, ove necessario, dei meccanismi di esclusione.
Per noi combattere la discriminazione non significa solo "difendere chi ha meno", ma dare voce a chi viene lasciato fuori, anche nei piccoli gesti quotidiani. È un lavoro paziente, ma rivoluzionario. E A.T.E.Di.Co. lo farà fino in fondo».

Vi siete dati anche obiettivi culturali?
«Assolutamente sì. L’attività culturale non è un elemento secondario della nostra azione: è anzi una dimensione trasversale, che attraversa tutti gli altri ambiti di intervento. Per A.T.E.Di.Co., fare cultura significa generare consapevolezza, stimolare pensiero critico e creare legami tra persone, territori e diritti. La cultura, per noi, è strumento di riscatto, educazione alla legalità, cura del bene comune. È anche memoria del passato e visione del futuro.
Per questo abbiamo deciso di dare avvio, già nei primi mesi di attività, a una serie di iniziative culturali che coinvolgeranno scuole, biblioteche, amministrazioni comunali, associazioni del terzo settore e singoli cittadini. Tra queste:
• eventi pubblici legati alla promozione dei diritti e dei doveri: giornate dedicate alla trasparenza, alla salute, alla legalità, al consumo etico, all’ambiente;
• rassegne tematiche in luoghi pubblici e informali (piazze, parchi, scuole), anche attraverso cinema sociale, teatro civile, musica impegnata;
• progetti di lettura e narrazione, con focus sulle storie quotidiane dei cittadini, specialmente delle fasce più deboli, perché la cultura nasce anche dal basso e si nutre della vita reale;
• collaborazioni con artisti, fotografi, scrittori e operatori culturali, per raccontare la realtà che viviamo e stimolare una cittadinanza attiva e partecipata.
Inoltre, intendiamo valorizzare il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico del territorio attraverso progetti culturali connessi al concetto di cura del territorio come bene comune: la tutela dei diritti passa anche da una riconquista simbolica e concreta degli spazi condivisi, delle piazze, dei borghi, delle scuole, dei luoghi della socialità.In sintesi, la cultura non è per noi un’attività accessoria, ma una forma alta e concreta di tutela dei diritti: solo una comunità che pensa, che ricorda, che immagina può davvero cambiare il proprio destino».

E noi vogliamo contribuire a questa trasformazione. Chi sarà coinvolto nelle vostre scelte? Con chi intendete lavorare?
«L’Associazione A.T.E.Di.Co. nasce con un’impostazione dichiaratamente partecipativa, inclusiva e plurale. Crediamo infatti che la tutela dei diritti non possa essere esercitata da una sola voce, ma debba fondarsi su un dialogo continuo con la comunità, in tutte le sue componenti.
Le nostre scelte – sia a livello nazionale che nelle articolazioni regionali e locali – saranno condivise con:
• i soci e i tesserati, che rappresentano il cuore dell’associazione e saranno coinvolti attivamente, attraverso assemblee, momenti di confronto, consultazioni periodiche;
• i responsabili d’area (comunicazione, sportello, formazione, progettazione, eventi), che porteranno avanti azioni operative coerenti con la linea strategica nazionale, condividendo le proprie proposte con il coordinamento generale e con il territorio;
• una rete di volontari, professionisti, consulenti e stakeholder (giuristi, giornalisti, educatori, amministratori pubblici) che credono nella missione di A.T.E.Di.Co. e mettono le loro competenze a disposizione del progetto.
Lavoreremo inoltre in sinergia con soggetti esterni, perché la nostra forza risiede anche nella capacità di costruire alleanze e reti orizzontali. Collaboreremo attivamente con:
• scuole, per l’educazione alla legalità e ai diritti;
• parrocchie e presidi civici, per raggiungere le persone più fragili;
• comuni e istituzioni locali, per migliorare i servizi e attivare progetti condivisi;
• altre associazioni del terzo settore, con le quali non vogliamo competere ma cooperare».