La cassa integrazione ancora non arriva, Biondo (Uil): «Rischi sociali enormi»

Sono 130mila i lavoratori calabresi che attendono. Sindacati allarmati dai ritardi nell'erogazione: «Anche l’anticipazione bancaria non sta funzionando, gli istituti alzano vere e proprie barriere di carte bollate»

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di Redazione
24 aprile 2020
14:03

«Ciò che ci preoccupa fortemente, sono i ritardi nell’erogazione dei trattamenti di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga. Le lavoratrici, i lavoratori calabresi e le loro famiglie non possono attendere, la crisi sanitaria non ha congelato le loro spese». Lo dichiara il segretario generale della Uil Calabria Santo Biondo.

 


«I ritardi sono legati soprattutto e, riguardano tutto il Paese - scrive il sindacalista - al fatto che il meccanismo di autorizzazione di cig da parte dell’Inps prevede tempi oscillanti fra i 40 e i 50 giorni, per l’erogazione del trattamento economico alle lavoratrici e ai lavoratori, che per gli effetti del coronavirus sono stati sospesi dall’attività lavorativa. Anche l’anticipazione bancaria della cig non sta funzionando, dato che in molti casi, le procedure burocratiche delle banche alzano vere e proprie barriere di carte bollate davanti ad imprese, lavoratrici, lavoratori e famiglie calabresi».

 

«Se il governo non interviene a sfoltire la burocrazia e a velocizzare le procedure - sottolinea Biondo - il rischio sociale nella nostra regione, sarà quello che molte famiglie andranno ad infoltire la già enorme schiera dei nuovi poveri. L’emergenza coronavirus sta sfibrando ulteriormente la già depressa economia calabrese. Tutti i settori produttivi sono in difficoltà, ce lo dicono le statistiche degli istituti di analisi, ce lo racconta la realtà dei fatti e le tante richieste di aiuto che pervengono al Sindacato e al mondo del volontariato».

 

«In Calabria su una platea di circa 550mila lavoratori del settore privato - spiega il segretario della Uil Calabria - sono circa 130mila coloro che sono interessati dalla Cig e che attendono con ansia l’erogazione del trattamento economico. Dunque, circa un terzo del mercato del lavoro privato calabrese, sta vivendo una condizione di disagio economico e sociale. Se non si interviene in tempo, a far arrivare i soldi nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori, la nostra regione rischierà un lockdown dei consumi e dell’economia, per molti mesi ancora».

 

«Il Governo, nel prossimo decreto di aprile - conclude Biondo - accanto alle misure di sostegno agli esclusi del “Cura Italia”, intervenga in maniera decisa sull’Inps, affinché l’ente velocizzi le procedure di erogazione della Cassa integrazione, dato che l’uscita della crisi economica post Coronavirus, non solo per Calabria, è ancora molto lontana dall’intravedersi. Alla Presidente Santelli, infine, chiediamo di convocare il tavolo di partenariato economico e sociale per la riprogrammazione del Por 2014/2020. Il partenariato economico e sociale si istituzionalizzi nell’Alleanza regionale per la ricostruzione»

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