Braccia incrociate

Catanzaro, sciopero dei medici in servizio nel carcere: «Poco personale e ritardi nei pagamenti, situazione al limite»

A denunciare lo stato delle cose Fismu con il suo segretario nazionale Esposito: «A dicembre abbiamo proclamato lo stato di agitazione ma nulla è cambiato, l'Asp continua a ignorare il problema»

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di Redazione
18 gennaio 2023
12:42
Il carcere di Catanzaro
Il carcere di Catanzaro

La Federazione italiana sindacale medici uniti (Fismu) annuncia uno sciopero di due giorni dei camici bianchi in servizio nel carcere di Catanzaro. «Abbiamo – è scritto in una nota - ripetutamente segnalato le gravi condizioni di lavoro in cui operano i medici presso il carcere di Catanzaro. A dicembre è stato proclamato lo stato di agitazione, ma senza nessun riscontro adeguato, ed è per questa ragione che per Fismu, “il vaso è da considerarsi ormai pieno”».

È il segretario nazionale Fismu, Francesco Esposito, a spiegare la situazione: «I professionisti della medicina penitenziaria hanno un rapporto di lavoro disciplinato dal vigente Accordo Collettivo nazionale per la Medicina Generale che non viene rispettato, lamentano la carenza di personale medico all’interno della struttura carceraria con notevole appesantimento dei turni lavorativi; e spesso sono chiamati a supplire la mancanza di specialisti con compiti impropri. Ma non basta: altra nota dolente è il pagamento degli emolumenti dovuti e ancora non erogati».


«Nonostante siano state intraprese numerose iniziative con relative promesse di intervenire - aggiunge il segretario nazionale Fismu - l’Asp di Catanzaro continua ad ignorare la problematica. La situazione lavorativa all’interno della struttura carceraria è oramai ai limiti dell’insostenibilità». Lo sciopero è stato proclamato per le giornate del 31 gennaio e 1 febbraio.

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