La Cgil: «L’esodo per Quota 100 paralizzerà la pubblica amministrazione»

I sindacati lanciano l’allarme: «A rischio soprattutto l’area centrale della Calabria. Ad aggravare la situazione anche il blocco del turn over»

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di Redazione
1 marzo 2019
15:11
Una bandiera della Cgil
Una bandiera della Cgil

«Siamo davvero preoccupati per la tenuta del sistema pubblico nella nostra realtà: con il ricorso massiccio ai pensionamenti favoriti da “Quota 100” si rischia un esodo dalle pubbliche amministrazioni nell’area centrale della Calabria. In gioco c’è la quantità e la qualità dei servizi pubblici e l’esigibilità dei diritti di cittadinanza». Così un comunicato di Cgil Fp e Cgil Confederale, Area vasta “Cz Kr VV”.


«La situazione di rischio – spiegano i sindacati - interessa nella nostra area settori nevralgici della vita democratica, amministrativa e sociale quali la Sanità, gli Enti locali e la Giustizia. Già i dati della Ragioneria generale dello Stato segnalavano che il personale delle pubbliche amministrazioni locali, in Calabria, è diminuito nell’ultimo triennio della media del 3,2 per cento, per effetto del calo degli addetti in tutti i comparti. Tutto ciò determina una forte ricaduta nell’Area centrale della Regione (quella ricompresa tra le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia) nella quale risiedono le più importanti amministrazioni pubbliche».



Le sigle evidenziano anche la scarsa digitalizzazione della Pubblica amministrazione locale e l'età media troppo alta: «Occorre dunque – incalzano - immettere giovani diplomati e laureati per ringiovanire, ammodernare e riqualificare la pubblica amministrazione che, secondo la Cgia di Mestre, è la peggiore d’Italia (190esimo posto) per indice di qualità».


E ancora: «Se a questo quadro già desolante aggiungiamo l’imminente fuoruscita degli attuali dipendenti entrati 40 anni fa con la ex 285 e il provvedimento del governo sulla Quota 100, la situazione si fa davvero allarmante».
Altro punto negativo segnalato è «il blocco del turn over che, se non superato, provocherà un vero collasso soprattutto nella Sanità, e in particolare nelle aziende pubbliche di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia».


Alla luce di queste considerazioni «Cgil Fp e Cgil Confederale dell’Area Vasta chiedono con forza un Piano straordinario di assunzioni. A questo scopo facciamo appello alle forze parlamentari affinché si adoperino per affrontare in tempi rapidi tale drammatica situazione. Nelle prossime settimane, ci attiveremo per animare una stringente interlocuzione con i vari livelli di governo in modo da sollecitare interventi adeguati in relazioni alle rispettive responsabilità e competenze».

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