L’incontro

Concessioni balneari, la direttiva Bolkestein al vaglio degli esperti in un dibattito a Diamante targato Idm

VIDEO | All'incontro ha preso parte anche la parlamentare cosentina della Lega Simona Loizzo, che ha ribadito la fiducia nel governo di Giorgia Meloni e parlato di grandi possibilità per gli operatori in vista dei prossimi cambiamenti

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di Francesca  Lagatta
17 febbraio 2024
22:30

La stagione turistica è quasi alle porte e per 1.400 imprenditori balneari calabresi, così come i colleghi di tutta Italia, il futuro lavorativo ed economico si muove sul filo del rasoio. A gravare è la “Bolkestein”, la direttiva europea che ha la finalità di favore la libera circolazione dei servizi all’interno degli Stati membri dell’Unione europea e che, inevitabilmente, coinvolge anche le concessioni demaniali. D’ora in poi, queste ultime, non potranno più essere rilasciate in automatico, come avvenuto finora, mediante il pagamento di una quota annuale. Di questo e di molto altro si è parlato ieri nel corso di un incontro organizzato da Italia del Meridione a Diamante, cittadina che vanta diversi militanti, tra cui il vicesindaco Pino Pascale, vicesegretario regionale del partito, e Italo Contatore, segretario cittadino, seduti al tavolo dei lavori. C’erano, inoltre: il fondatore di Idm e sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco; la segretaria provinciale Idm e vicesindaca di Scalea, Annalisa Alfano; la deputata della Lega, Simona Loizzo; il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere; l’assessore comunale di Diamante con delega al Demanio, Costantina Sticozzi, e il presidente del Sib Calabria, Antonio Giannotti. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Pippo Gallelli.

L’impegno di Idm

Il partito fondato da Orlandino Greco è stato tra i primi a interessarsi della spinosa vicenda, offrendo anche spunti per uscire dalla situazione di stallo e affrontare il problema con maggiore serenità. «Noi siamo una forza politica che nella territorialità ha la sua ragione d’essere - ha detto ai nostri microfoni - e questo significa anche dare voce agli operatori che vivono i territori, a quegli operatori, ad esempio balneari, che sono il motore pulsante dell’economia. Siamo una regione a vocazione turistica, però poi non siamo in grado a livello regionale di garantire una categoria che, attraverso del sacrificio, ha fatto del proprio lavoro una ragione di esistenza».


Questione ancora aperta

Alle sue parole fanno eco quelle della segretaria provinciale, Annalisa Alfano: «Quello di stasera - ha affermato - è un segnale forte dal partito che rappresento a livello provinciale e anche in seno alla giunta comunale di Scalea. Idm lo ha lanciato per dare garanzie al settore del balneare e a tutto l'indotto turistico. La questione “Bolkestein” è diventata oramai “maggiorenne” - ha ironizzato la segretaria provinciale -, ma ancora non abbiamo certezze. Si parla di gare pubbliche, di scarsità di risorse, ma bisogna necessariamente dare consequenzialità, bisogna prorogare queste concessioni e permettere agli operatori balneari di affrontare la prossima stagione turistica con relativa serenità. La questione è ancora aperta».

Il delicato ruolo dei sindaci

A dare il proprio contributo al dibattito c’era anche il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, il primo dei colleghi del Tirreno cosentino a sfidare le norme e a firmare la delibera di giunta finalizzata alla concessione delle proroghe, in accordo con l’ufficio tecnico del suo Comune. «Abbiamo fatto una scelta politico-amministrativa nell'interesse dei titolari delle concessioni balneari - ha dichiarato il primo cittadino -, anche per evitare di incorrere nel reato di occupazione di suolo demaniale». Il rischio, però, è quello di essere smentiti da eventuali ricorsi. «Abbiamo dato le concessioni il 29 dicembre, i termini per l'eventuale impegnativa sono quasi scaduti - ha continuato -. Se succederà si valuterà il da farsi fare, però quando si amministra bisogna avere anche a cuore gli interessi ed evitare anche che il capo dell'ufficio del sindaco abbia delle responsabilità, perché se io vado sul mio lungomare e vedo che ci sono delle attività balneari non autorizzate, io da pubblico ufficiale dovrei denunciarle».

La fiducia nel governo

La deputata della Repubblica Simona Loizzo, eletta in quota Lega, ripone invece enorme fiducia nel governo di Giorgia Meloni e nelle sue capacità risolutive: «Gli operatori balneari sono nelle mani giuste - ha affermato la parlamentare -. La premier Meloni è andata in Europa a far sentire la tua voce, quindi noi riteniamo che, come per altre tematiche in cui rivendichiamo più Italia in Europa, anche per i balneari si apre una grandissima possibilità. Per altro - ha concluso -  è allo studio del tavolo tecnico una soluzione di traghettamento fino alla costituzione della nuova Commissione Europea».

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