Aeroporti Calabria

Consiglio regionale, aumento capitale Sacal approvato tra i mugugni: critiche da destra e sinistra

La Regione stanzia quasi un milione di euro. Il provvedimento passa a maggioranza ma il sistema del trasporto aereo calabrese finisce sotto accusa (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Redazione
28 luglio 2021
17:54

di Claudio Labate
Passa a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri di Io resto in Calabria, Anastasi e Di Natale, la proposta di Legge n.120/11^ di iniziativa del consigliere Mancuso recante: “Aumento di capitale sociale della società aeroportuale calabrese S.p.A. – Sacal”.

La votazione è arrivata in un tempo relativamente breve tenuto conto che all’ordine del giorno della massima assemblea calabrese c’era un solo punto. Il dibattito snello e non senza spigolature, è servito a dare una plastica dimostrazione del malcontento che serpeggia tra diversi consiglieri rispetto alla gestione della Sacal che ha addebitato le perdite denunciate al solo Covid, non convincendo appieno il Consiglio. Tanto il presidente Giovanni Arruzzolo, quanto il facente funzioni Nino Spirlì, hanno però sottolineato l’urgenza e la necessità dell’intervento più che altro per evitare che Sacal finisca nelle mani dei privati.


La ricapitalizzazione

Il provvedimento è stato illustrato dal consigliere Filippo Mancuso (Lega Salvini) che ha ricordato come la proposta di legge consta di soli due articoli, nel primo dei quali si stabilisce che la Regione sottoscrive l’aumento del capitale sociale della Società aeroportuale calabrese S.p.A (SACAL S.p.A), deliberato nell’Assemblea dei soci del 5 luglio 2021, in maniera proporzionale al numero di quote già possedute (per la Regione 9,27%). In tal senso, per l’esercizio finanziario 2021, la spesa complessiva sarà di 927.421,60 euro

Saranno necessarie delle variazioni al Bilancio di previsione 2021/2023 a cui provvederà la giunta regionale che troverà le risorse decurtando di 250 mila euro lo stanziamento previsto all’art.8, comma 8, della legge regionale 30 aprile 2020, n.2  e relativo al progetto “Il cammino basiliano - Un Cammino d’Oriente in Occidente”, per cui l’esecutivo regionale era stato autorizzato a concedere per l’esercizio finanziario 2020, all’associazione “Cammino Basiliano” di Sersale, per l’appunto un contributo di 250 mila euro; e per 677.421,60 euro dallo stanziamento di cui all’art.5, comma 1, della legge regionale 17 novembre 2017, n. 44 (capitolo U91801004, Missione 18, programma 01- U1801 relativo a “maggiori spese sostenute dalle province per l'attuazione della legge 7.4.2014, n. 56”.

La relazione Sacal

Nell’assemblea straordinaria dei soci dello scorso 5 luglio, Sacal aveva deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento di nominali 10 milioni di euro, mediante emissione di 19.343 azioni ordinarie, ciascuna del valore nominale di 517 euro, da offrirsi a tutti gli aventi diritto, stabilendo quale termine ultimo dell’operazione il prossimo 4 novembre.

La situazione di difficoltà della Società aeroportuale deriva dalle perdite di esercizio negli anni 2020 e 2021, per effetto della crisi pandemica, che ha visto nel 2020 una riduzione del traffico aereo di passeggeri in misura del 72,5%. La società in precedenza, con riferimento ai risultati di esercizio del precedente triennio, presentava risultati positivi con trend crescente: anno 2019: € 1.027.089,00; anno 2018: € 777.674,00; anno 2017: € 48.824,00.
Dunque, l’aumento di capitale si rende necessario per evitare la sua messa in liquidazione.

Critiche da destra e sinistra

Il provvedimento non ha convinto diversi consiglieri tanto della maggioranza quanto dell’opposizione, che si sono mostrati perplessi più per i metodi che per il merito, che in un certo senso richiama i caratteri dell’urgenza.

In particolare Tilde Minasi (Lega) ha mostrato una certa insofferenza per il comportamento di Sacal nei confronti dello scalo reggino. Dicendosi presente per puro senso di responsabilità, ha rimproverato a Sacal «poca considerazione» per il Tito Minniti. «Proclami, dichiarazioni d’interesse, fantomatiche problematiche di natura tecnica» non rappresenterebbero per la Minasi «alcun impedimento reale» ma solo una comoda via di uscita da eventuali polemiche. La consigliera in quota Lega rincara la dose, parlando di mancanza di rispetto da parte di Sacal per il territorio metropolitano reggino, anche perché lo stato in cui versa l’aeroporto «significa dire addio alla stagione turistica 2021». Le sue accuse sono rivolte tanto all’impalpabilità del presidente De Metrio: «È più facile parlare con il ministro Morelli» – ha detto – quanto alla gestione complessiva della Società di gestione, «governata come un’azienda privata, che diventa pubblica solo quando ha bisogno di risorse». Nel chiedere quindi una seduta del Consiglio ad hoc sul trasporto aereo, Minasi ha concluso invocando un Piano industriale che «deve essere condiviso in maniera celere» domandando ad alta voce cosa si vuol fare del Tito Minniti.  

Anche Francesco Pitaro (Misto) nell’annunciare il suo voto favorevole, parla di senso di responsabilità per le conseguenze devastanti derivanti da un non approvazione della legge. Lo stesso, poi, approfitta dell’intervento per denunciare «l’ennesima sistematica violazione delle regole». D’altra parte la proposta di legge non è passata in conferenza dei capigruppo: «La proposta – ha argomentato - doveva passare dalle Commissioni interessate, per acquisire il verbale dei soci e il parere del collegio sindacale e ascoltare presidente della Sacal e il presidente del collegio sindacale perché la proposta nasce per sanare una situazione che è addebitata al covid, ma può essere mala gestio». Anche Pitaro si chiede cosa si vuol fare dell’aeroporto di Crotone, e soprattutto dei lavoratori in stato di precariato sine die. Da qui la proposta di dare un senso al Consiglio regionale, stabilendo di chiedere alle Commissioni di sentire i due presidenti, per verificare a cosa e chi sono dovute le perdite e poi per capire le strategie di sviluppo e quindi il Piano industriale di Sacal.

L’incombenza dei tempi tecnici

Di fronte alle contestazioni il presidente dell’Assemblea Giovanni Arruzzolo ha chiarito che sulla questione è stata fatta una riunione circa un mese fa alla Cittadella alla presenza del presidente facente funzioni Nino Spirlì con tutti i capigruppo. «La necessità di portarla entro il 30 luglio in Consiglio – ha aggiunto - è dettata dal fatto che si rischiava che le quote potessero essere acquisite anche da privati». Insomma questione di tempi tecnici impellenti che hanno impedito di svolgere correttamente l’iter consueto.  

Sulla stessa lunghezza d’onda si è ritrovato Pietro Raso (Lega) che plaudendo all’intervento della Regione si è detto sicuro dell’importanza della Sacal per i trasporti calabresi, ammettendo che l’efficienza nella gestione è necessaria per creare sviluppo. Poi l’auspicio - «la Regione deve impegnarsi anche nel caso in cui altri soci pubblici non possano acquistare quote per farla rimanere pubblica» - e la speranza di veder accolte le richieste dei lavoratori, invocando un Piano strategico per i part time che rivendicano il tempo pieno: «Credo che Sacal debba trovare una soluzione per i dipendenti e per gli stagionali che ancora non sono stati chiamati. Risulta, infatti, che siano stati chiamati da una società concorrente della Sacal»

Graziano Di Natale (IriC) si è detto perplesso dalle affermazioni della Minasi ed ha rilanciato la necessità di una riflessione che ponga l’accento sul ruolo del Consiglio. «Oggi – ha aggiunto – è una discussione monca, perché la proposta di legge parla di aumento del capitale sociale, ma manca la seconda parte, quella sugli eventuali investimenti per sviluppare i servizi della nostra Regione». Per lui, si tratta di uno schiaffo all’autorevolezza del Consiglio: «Non facciamo da passacarte rispetto ad un progetto che deve essere complessivo e che i consiglieri devono vedere e capire». 

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