La sfida

Consorzio Igp Clementine di Calabria, col nuovo disciplinare l’obiettivo è la competitività sui mercati

Attività di formazione per produttori e confezionatori che collaborano per garantire l’eccellenza del frutto prodotto nella Sibaritide in vista della prossima campagna agrumicola

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di Matteo Lauria
27 settembre 2024
22:58

Il Consorzio IGP Clementine di Calabria ha intensificato il proprio impegno nella divulgazione tra gli operatori della filiera, riconoscendola come uno strumento strategico per affrontare le novità introdotte dal disciplinare in vigore dallo scorso luglio. L’obiettivo principale è elevare ulteriormente gli standard qualitativi del prodotto, aumentando la competitività sia sui mercati nazionali che internazionali.

Le nuove direttive riguardano aspetti fondamentali quali imballaggio, tracciabilità e caratteristiche organolettiche delle clementine. Per facilitare l’adeguamento a tali cambiamenti, il Consorzio ha organizzato un incontro divulgativo con i principali esponenti della filiera, tra cui produttori, confezionatori e membri del Consiglio di Amministrazione. Nell’incontro sono state chiarite le nuove normative e rafforzato l’impegno verso una qualità superiore del prodotto, in vista della prossima campagna agrumicola.


L’evento ha visto l’intervento del professore Angelo Frascarelli, esperto di economia agraria dell’Università di Perugia, che ha evidenziato l’importanza cruciale del ruolo dei confezionatori all'interno della catena produttiva.

Nuove regole per elevare qualità e trasparenza

Il nuovo disciplinare si concentra su standard ancora più severi, mirati a garantire una qualità eccellente delle Clementine IGP di Calabria e una maggiore tutela del consumatore finale. Tali standard riguardano non solo le caratteristiche del frutto, come il grado zuccherino e la pezzatura, ma anche gli aspetti legati all’imballaggio e alla tracciabilità.

Durante l’incontro, il professore Frascarelli ha sottolineato quanto sia essenziale per i confezionatori comprendere pienamente le nuove regole. Le direttive stringenti sull’imballaggio mirano a garantire che ogni clementina IGP di Calabria sia confezionata ed etichettata correttamente, assicurando una tracciabilità totale del prodotto. Questo processo non solo offre una garanzia di qualità per il consumatore, ma posiziona le Clementine IGP di Calabria come un prodotto premium, facilmente distinguibile per la sua eccellenza.

Le caratteristiche distintive delle Clementine di Calabria IGP

Un tema centrale dell’incontro è stata la necessità di mettere in evidenza le qualità uniche delle Clementine di Calabria IGP rispetto ad altri agrumi. Tra i fattori distintivi spiccano la percentuale di succo, il grado zuccherino, il colore intenso e la pezzatura uniforme. Questi elementi sono il fulcro del valore aggiunto del prodotto e devono essere comunicati in modo efficace sia ai consumatori che alla grande distribuzione. La divulgazione gioca un ruolo chiave nel valorizzare queste caratteristiche. Il Consorzio si è impegnato a garantire che tutti gli attori della filiera siano pienamente consapevoli di come queste qualità possano essere enfatizzate attraverso l’imballaggio e la presentazione del prodotto, rendendo le Clementine di Calabria IGP facilmente riconoscibili come prodotto d’eccellenza.

Imballaggio e controlli: garanzie di qualità

Il disciplinare aggiornato introduce dettagli precisi anche sulle modalità di imballaggio del prodotto, che diventa non solo un mezzo di conservazione, ma anche uno strumento di comunicazione. Ogni confezione dovrà rispettare standard rigorosi e riportare informazioni chiare sulla provenienza e sulla qualità del prodotto, garantendo al consumatore la conformità alle regole IGP. L’intensificazione dei controlli, sia in termini di frequenza che di rigore, è un altro aspetto cruciale del piano del Consorzio.

Durante l’incontro, è emerso l’obiettivo di evitare che prodotti non conformi possano essere immessi sul mercato, proteggendo così il marchio IGP e preservando la qualità percepita dal consumatore. I controlli riguarderanno ogni fase della filiera, con particolare attenzione al confezionamento e alla qualità del prodotto. Questo aumento dei controlli è accompagnato dalla volontà di salvaguardare l'integrità del marchio IGP e di garantire che le clementine vendute con tale denominazione rispettino gli elevati standard qualitativi imposti dal disciplinare. Le segnalazioni di imballaggi non conformi o di prezzi di vendita inferiori ai costi di produzione hanno spinto il Consorzio a intensificare le verifiche, garantendo che la qualità del prodotto rimanga all'altezza delle aspettative.

Valorizzazione economica e sostegno ai produttori

Uno dei temi più sentiti durante il dibattito è stato la valorizzazione economica delle Clementine di Calabria IGP, soprattutto per i produttori locali. L’obiettivo del Consorzio è creare un meccanismo che consenta ai produttori di ottenere un ritorno economico equo per la qualità del loro prodotto, evitando che il valore aggiunto si concentri solo tra confezionatori e grande distribuzione.

L’applicazione corretta delle nuove regole del disciplinare, insieme a una comunicazione efficace delle qualità intrinseche delle clementine, potrà migliorare la redditività per tutti gli attori della filiera. Il Consorzio ha ribadito l’importanza di premiare i produttori che garantiscono alti standard qualitativi, sottolineando che solo con una collaborazione coesa si potrà aumentare la competitività del prodotto sui mercati.

Giornalista
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