Corigliano-Rossano, scoppia la protesta dei dipendenti delle autolinee: video

Sullo sfondo, la riduzione degli orari di lavoro e relativi stipendi di circa il 70 per cento. Momenti di tensione nei pressi della stazione ferroviaria

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di Matteo Lauria
5 agosto 2020
18:33

Lavoratori della società autolinee Simet in piazza per protestare contro la drastica riduzione dell’orario di lavoro. Stipendi, per alcuni, abbattuti di circa il 60/70%. Un vero e proprio  dramma che colpisce una larga parte di autisti e conducenti in quota all’importante società di autotrasporto. Si tratta per lo più di famiglie monoreddito il che aggrava le posizioni dei dipendenti che da giorni hanno proclamato lo stato di agitazione mediante il sindacato Faisa Cisal Calabria, rappresentato dal componente dell’esecutivo nazionale Francesco Antonio Sibio presente durante la protesta in piazza Stazione a Corigliano Rossano, area urbana Rossano. Circa una cinquantina i manifestanti. 

La protesta dei lavoratori

Sul posto gli uomini del commissariato di pubblica sicurezza a garantire l’espletamento pacifico del sit-in anche se ci sono stati momenti di tensione all’arrivo di un pullman della Simet. Tra chi protesta ci sono anche autisti storici di Simet, in servizio da oltre 30 anni. Sono lavoratori assunti con il contratto di categoria e che dal 9 marzo al 3 giungo sono stati posti in cassa integrazione a zero ore. Poi a seguire l’amara sorpresa tra rotazioni e drastica riduzione dell’orario di lavoro. Pare pesare come un macigno la pandemia sull’andamento aziendale le cui casse avranno subito forti contrazioni, ma quel che i lavoratori non tollerano è il dato secondo cui l’azienda cede ad altri operatori le tratte che ha in concessione venendo meno le opportunità per i dipendenti di continuare a lavorare a tempo pieno. 


 

Tra la sigla sindacale e l’azienda vi è stata una interlocuzione epistolare al fine di pervenire a un incontro e discutere della vertenza in atto, ma un disguido pare abbia fatto saltare il tavolo. In particolare i vertici aziendali hanno convocato la Cisal ma, nel frattempo, l’intervenuta diffusione di un comunicato stampa dello stesso sindacato avrebbe inasprito i rapporti a tal punto da compromettere le relazioni

Il mancato confronto tra azienda e sindacato

Per Sibio «i primi a lavorare con priorità assoluta devono essere i dipendenti Simet e l’azienda non deve cedere a terzi operatori tratte che ha in concessione. Non ci devono essere interferenze da parte di imprese esterne poiché quando le stesse subentrano i lavoratori Simet rimangono fermi con gravi ripercussioni sui salari». Secondo il sindacalista, tuttavia, l’atteggiamento assunto dalla Simet non è connesso alla crisi Covid, poiché i primi segnali negativi sono pervenuti ancor prima che scoppiasse la pandemia. L’auspicio del sindacato è che si possa pervenire a una soluzione serena evitando, ove possibile, il muro contro muro. 

 

Infine, Sibio tocca un tema non meno importante, che riguarda tutta la mobilità su gomma. Il sindacalista chiederà un incontro alla Prefettura di Catanzaro unitamente all’ispettorato del lavoro al fine di avviare controlli serrati  all’interno delle aziende di autolinee interregionali e porre la parola fine a molte zone d’ombra.     

 

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