Presidio di protesta domani davanti la sede di ingresso dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano. Sono i lavoratori della mensa che incrocieranno le braccia con il supporto della sola sigla sindacale Cisl. Si tratta dei dipendenti dell’azienda Siarc (si occupano del servizio mensa) che rivendicano la mensilità di febbraio e la tredicesima, mentre la mensilità di gennaio solo da dopo è stata erogata. Cgil e Uil invece chiariscono la propria posizione in una nota diffusa pochi minuti fa: «Abbiamo denunciato da tempo immemore la situazione di disagio assoluto che stanno vivendo le lavoratrici ed i lavoratori della ristorazione ospedaliera in appalto dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. A tal proposito abbiamo di recente chiesto l’intervento del prefetto, che qui ringraziamo, il quale ha permesso la liquidazione di una fattura a Siarc e la relativa corresponsione della mensilità di gennaio alle maestranze. Non è ancora sufficiente, in quanto manca una retribuzione e la 13ma mensilità che però, a quanto ne sappiamo saranno di qui a breve erogate».

Non manca qualche spaccato polemico: «Non parteciperemo ad alcun percorso non unitario che magari - affermano i dipendenti- avrà come solo “risultato” di far perdere una giornata di lavoro a chi è part time e monoreddito ed in un periodo di pandemia in cui i salari sono anche ridimensionati per via della cassa integrazione Covid. Chiediamo nuovamente a prefetto di Cosenza, un suo ulteriore e deciso intervento, atto al controllo formale degli obblighi assunti dalle parti (Asp e Siarc) e per risolvere definitivamente la vicenda. I lavoratori non possono diventare oggetto di divisione, specie in questo momento in cui hanno poche certezze».